Parliamo così tanto delle persone
che soffrono che dimentichiamo
quelle che guariscono. Ci sono
persone che sono un vero raggio
di sole nei giorni nuvolosi della
nostra vita. Persone che ci danno
una mano, che ci incoraggiano,
che ci ricordano le cose belle che
ci sono in noi e che organizzano
i nostri sentimenti. Sono delle vere
e proprie bussole divine che ci
guidano quando siamo disorientati.
Ciò che rende una persona così
non è l'assenza di difetti, ma la
delicatezza nei suoi gesti. È un
dono che va ben oltre il pensiero
positivo. È il comportamento
che si manifesta nelle situazioni
più comuni, quando nessuno ci
guarda. È una gentilezza non
dovuta. È possibile percepire questa
fragranza nelle persone che non
usano un tono di voce alto. Nelle
persone che ascoltano più di
quanto parlino. E quando parlano,
evitano argomenti imbarazzanti
perché non amano umiliare gli altri.
È un dono che si può osservare
nelle persone puntuali, che
rispettano il tempo degli altri e
il proprio. Queste persone disarmano
la violenza con la dolcezza e ti
guardano negli occhi quando parlano.
Si può provare a catturare questa
delicatezza naturale attraverso
l'osservazione, ma cercare di imitarla
è improduttivo. La soluzione è
sviluppare dentro di sé quest'arte
che è difficile da insegnare, perché
non si trova sui libri, e che, forse per
questo, è sempre più rara. Intorno a
loro ci apriamo senza riserve, anche
senza capirne il motivo. Accanto a
loro il nostro dubbio trova sollievo
e la nostra paura trova rifugio. In loro
compagnia, la nostra risata è più
rilassata e non abbiamo paura di
piangere. In loro compagnia siamo
più autentici e la vita diventa più
coerente e lucida. Queste persone
ci trasmettono la pace senza che
venga pronunciata una sola parola.
Riescono a far tacere dolcemente
le nostre anime e piantano semi di
ottimismo nei nostri cuori. Persone
che ci abbracciano semplicemente
con la loro presenza, alleviando il
nostro disagio.