Con pensieri di Chagall e di altri
importanti scrittori possiamo
iniziare un viaggio, si avete letto
bene, nelle stanze della nostra
esistenza, dove ogni singola
stanza ci parla , racconta qualcosa
di noi , ed è bellissimo poter
sognare con i pensieri e la fantasia.
Iniziamo il nostro viaggio,
buona lettura ringraziandovi per leggere.

Palazzo Reale mostra Chagall
La cucina
Il vociferare quando tutti riuniti...gustare dolci sapori...
ed il vapore dell'acqua che bolle su quel piccolo fornello, l'odore di ragù...ed il rumore sordo del cucchiaio di legno tanto antico quanto prezioso e sempre attuale... un ricordo mi sfiora la mente, la prima volta che ho preparato i biscotti, ho ancora nella testa la voce di
mia madre che mi elenca gli ingredienti...le uova e il burro che si appiccicavano alle mani...l'impazienza davanti al forno...
il desiderio di assaggiarne un pezzettino di cui ora non ricordo più
il sapore ma solo il profumo e la lingua che bruciava...
"E ad un tratto il ricordo mi è apparso. Quel sapore era quello del pezzetto di Madeleine che la domenica mattina (...) la zia Lèonie mi offriva dopo averlo bagnato nel suo infuso di tè o di tiglio. La vista
del biscotto , prima di assaggiarlo, non m'aveva ricordato niente;
(...) Ma quando niente sussiste di un passato antico (...), soli, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore , lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare , sopra la rovina di tutto il resto ..."
( Marcel Proust "La strada di Swann, tratto da Alla ricerca del tempo perduto)
Salotto adibito a studio
Immensi fogli bianchi che stendevo accuratamente sul tavolo, li usavo per provarci le matite e le penne prima di scrivere.Mi avvicino per sentire l'odore sottile della grafite mischiato a quello dell'inchiostro. Io mi arrampicavo su di una sedia altissima per scarabocchiarci sopra.
Era la mia corrispondenza segreta... Studiavo davanti al libro ma lo sguardo era catturato dalle venature della scrivania: vi sono ancora i segni lì e mi aggiro volentieri fra questi lisci disegni del legno, lasciando che la mente emigri verso nuove soluzioni, via, lontana dalla nostalgia di chi ero tanti libri fa...
Un'immensa distesa di segni, disegni e parole che si sovrapponevano, si incontravano, si espandevano, macchie di inchiostro, trame che crescevano e si ingrandivano sino a che non c'era più neanche un piccolo spazio bianco ...
La camera da letto
Il fruscio delle lenzuola, sensuale leggerezza di stoffe...il fresco odore di sapone del bucato... il respiro profondo...un dolce tepore...
baci e carezze...
La mia vestaglia di seta, l'immancabile libro sul comodino. La forma buffa delle mie pantofole. I miei occhiali che senza non potrei leggere. Il profumo diverso, inconfondibile il suo ...ed il mio ...
"Sbatto le palpebre per la stanchezza e le mie ciglia emettono un suono minuscolo, impercettibile sul bianco sensibile dell'alto cuscino ..."
( Fernando Pessoa, il libro dell'Inquietudine )
...Ecco la sveglia che mi riporta al nuovo giorno...sogno e ricordi si confondono...tra le mani "il violinista verde"...un profumo di neve fresca, il suono stridulo delle macchine in strada, uno sguardo sui tetti in una notte viola sul mio morbido cuscino di piume...
"La città pare spaccarsi, come le corde di un violino e tutti gli abitanti si mettono a camminare sopra la terra. I personaggi familiari si installano sui tetti e lì si riposano. Tutti i colori si rovesciano , si trasformano in vino che zampilla dalle mie tele...i miei quadri sono i miei ricordi ..."
(Marc Chagall)
"La pittura mi era necessaria come il pane,
mi sembrava come una finestra da cui avrei
potuto fuggire, evadere in un altro mondo "
(Le parole di Marc Chagall)
"L'arte può essere definita - e utilizzata -
come la mappa esteriorizzata del nostro
se interiore."
(Peter London)
Il nostro futuro non è certo, il passato si, per questo
credo che in alcuni momenti della nostra vita non si
possa fare a meno di tornarvi con il pensiero provando
qualche volta nostalgia, altre volte rabbia per ciò che
è stato o non è stato mai. I brani che ho riportato di
questi autori famosi sono riferiti al loro passato,
situazioni diverse sentimenti diversi, luoghi diversi ,
sensazioni diverse .
Nessuno credo possa fare a meno di tutto ciò che
è il nostro passato . Anche Proust cita " alla ricerca
del tempo perduto" riferendosi a ciò che fu. Ora non
so se quel perduto è il non potere più fare ciò che
avremmo voluto o semplicemente perduto solo
perchè sappiamo non tornare più. Anche lo
stesso Chagall cita : i miei quadri sono i miei ricordi
ed è vero,in fondo anche la nostra vita cos'è stata?
Una scena racchiusa in una cornice , se fossimo
artisti potremmo dipingerne una al giorno , di scena,
perchè ogni giorno è una storia diversa e domani
farà già parte del passato.