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donmichelangelotondo

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donmichelangelotondo più di un mese fa

TRA OMBRA E LUCE

Lc 18,31-43 
«...(i discepoli)non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto...il cieco gridava ancora più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me!"».
I discepoli fanno fatica a entrare nel buio a cui Gesù li sta preparando (annuncio della sua morte e risurrezione). Al tempo stesso vedono un cieco che lo implora ed entra nella luce...i discepoli resi ciechi dall’oscurità di parole che parlano di morte, non riescono a vedere la luce di parole che al contempo parlano di vita, di un trionfo finale della vita sulla morte!

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

CHE ALTRO VOGLIAMO?

Mt 25,14-30

«In quel tempo Gesù disse alle folle:avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni».

Che altro?
Ci affida i suoi beni!
Ci dona tutto il tempo opportuno!
Ci premia non per il risultato,ma per LA FEDELTÀ!
Ci fa prendere parte alla sua gioia!
Che altro? Di cosa temere? La paura,semplicemente,mangia e divora l'anima!

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

DIO FARÀ GIUSTIZIA PRONTAMENTE

Lc 18, 1-8
«Gesù diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai».

Con questa parabola Gesù ci insegna da un lato che, per perseverare nell’attesa, già oggi c’è un esaudimento di Dio sempre certo: il dono dello Spirito santo, fonte e frutto della preghiera, che ci fa partecipi degli stessi sentimenti di Gesù, e dunque della sua preghiera continua e piena di fede. Dall'altro ci pone una domanda: “Ma quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà la fede sulla terra?” (cf. Lc 18,8). A noi, che così spesso dubitiamo della fedeltà di Dio, Gesù insegna a dubitare

 

 

piuttosto della nostra fedeltà, e a tenerci stretti alla promessa di Dio nella preghiera fiduciosa che è il respiro della fede.

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donmichelangelotondo più di un mese fa

ESSERE PER GLI ALTRI

Mt 5,13-16
«Voi siete il sale della terra».

Un’invisibilità necessaria, essenziale, un diminuire proprio perché il senso e il sapore crescano, a beneficio di altri.

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

IN MEZZO A NOI

Lc 17,20-25
 «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: «Eccolo qui»,oppure: «Eccolo là».Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».

“Quando verrà il regno di Dio?”.Quando,Signore? Anche noi te lo domandiamo.Abbiamo fretta, Signore.Ma tu non rispondi al“quando”,non indichi tempi,luoghi, né una data certa; ci rimandi all’oggi, ci inviti a non sfuggire all’ora che stiamo vivendo cercando il regno di Dio altrove. I discepoli di ieri e di oggi sono tentati di lasciarsi affascinare da falsi salvatori, falsi profeti che attirano su di sé l’attenzione. Colui che ha chiesto “seguimi”, ora ordina in modo perentorio:“Non seguiteli”.Da seguire c’è soltanto il Signore Gesù, lungo una via che passa attraverso la croce e la morte.Nessuno può conoscere la data della venuta del regno.C’è “solo” da vivere il vangelo nella vigilanza,senza lasciarsi distrarre da false luci.Sì,il Signore è in mezzo a noi;ce lo ha promesso e nello stesso tempo ci ha insegnato a pregare: venga il tuo Regno

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

IN MEZZO A NOI

Lc 17,20-25
 «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: «Eccolo qui»,oppure: «Eccolo là».Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».

“Quando verrà il regno di Dio?”.Quando,Signore? Anche noi te lo domandiamo.Abbiamo fretta, Signore.Ma tu non rispondi al“quando”,non indichi tempi,luoghi, né una data certa; ci rimandi all’oggi, ci inviti a non sfuggire all’ora che stiamo vivendo cercando il regno di Dio altrove. I discepoli di ieri e di oggi sono tentati di lasciarsi affascinare da falsi salvatori, falsi profeti che attirano su di sé l’attenzione. Colui che ha chiesto “seguimi”, ora ordina in modo perentorio:“Non seguiteli”.Da seguire c’è soltanto il Signore Gesù, lungo una via che passa attraverso la croce e la morte.Nessuno può conoscere la data della venuta del regno.C’è “solo” da vivere il vangelo nella vigilanza,senza lasciarsi distrarre da false luci.Sì,il Signore è in mezzo a noi;ce lo ha promesso e nello stesso tempo ci ha insegnato a pregare: venga il tuo Regno

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

RISORGERE INSIEME

Mt 25,31-46
«...il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo».

Il Signore non ci chiede di compiere grandi azioni, al di là delle nostre forze, ma ci chiede di non essere indifferenti agli altri, soprattutto a coloro che siamo tentati di “rendere invisibili”; ci chiede occhi e cuore capaci di discernere la grandezza del piccolo, la dignità del minimo. Questo perché, indubbiamente Dio interviene nella vita dei poveri in molte forme che ci sfuggono, ma il suo principale disegno è che l’uomo ami l’uomo, che vegli sulla libertà del proprio fratello, che risuscitino insieme.

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

LA FORZA DELLA DEBOLEZZA

Lc 17,7-10 
«Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».

Gesù ricorda che la fede – che è fiducia, adesione, sequela – non si misura, non si pesa: ne basta un granellino quasi invisibile che è l’appiglio, lo spazio anche ridottissimo in cui la nostra volontà resta aggrappata alla volontà del Padre. la nostra tentazione è quella della quantità, ma se quello è il metro, chi di noi potrà mai dire sinceramente: “Ho fatto tutto quello che mi è stato comandato?”. Misurare il “fare” non garantisce la natura evangelica del nostro “essere”, la quale invece è data dal servizio alla sequela del servo del Signore. Il servizio è quel granello di senape della nostra fiducia, è quell’appiglio saldo cui tornare ogni volta che la nostra saldezza vacilla. Il servizio è quello che fa dello stare insieme dei cristiani una comunità del Signore che è venuto nel mondo per servire e che, quando tornerà, ci farà mettere a tavola e passerà a servirci.

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

Dedicazione di San Giovanni in Laterano,la madre,la prima di tutte le chiese e lo stimolo a essere ultima con gli ultimi

(Gv 2, 13-22)
 «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».

A volte non bastano gli anni che scorrono a rendere sufficientemente accogliente e calda una comunità cristiana, perché si insinua il virus della divisione, della critica, dell'invidia. Lo zelo appassionato del Figlio torna quindi a far memoria per noi che si può sempre ricominciare a fare pulizia, a rimettere ordine, a ripulire gli scalini dell'onore e del merito. A tal scopo, prendere in mano la scopa e contribuire, con umiltà, a risistemare i banchi e le sedie del nostro tempio serve a volte molto di più che preparare una ricercata omelia o leggere una sontuosa meditazione sulla diaconia della Chiesa.

 

 

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Dedicazione di San Giovanni in Laterano,la madre,la prima di tutte le chiese e lo stimolo a essere ultima con gli ultimi

(Gv 2, 13-22)
 «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».

A volte non bastano gli anni che scorrono a rendere sufficientemente accogliente e calda una comunità cristiana, perché si insinua il virus della divisione, della critica, dell'invidia. Lo zelo appassionato del Figlio torna quindi a far memoria per noi che si può sempre ricominciare a fare pulizia, a rimettere ordine, a ripulire gli scalini dell'onore e del merito. A tal scopo, prendere in mano la scopa e contribuire, con umiltà, a risistemare i banchi e le sedie del nostro tempio serve a volte molto di più che preparare una ricercata omelia o leggere una sontuosa meditazione sulla diaconia della Chiesa.

 

 

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