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donmichelangelotondo più di un mese fa

SIATE SVEGLI

Lc 21,34-36
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita... ».

 

 

Questi versetti concludono il discorso che precede la passione,morte e resurrezione del Signore Gesù.Per entrare nel mistero di Cristo occorre essere vigilanti,avere sensi desti.“State attenti a voi stessi”e“Vegliate in ogni momento”.I cuori non devono appesantirsi,non devono lasciarsi distogliere dalla loro finalità spirituale.La perseveranza consiste infatti nel mettere sempre in discussione la nostra prassi alla luce del Vangelo,che contesta la nostra mancanza o debolezza nella fede e carità,per darci speranza e disporre il nostro cuore alla conversione,cioè al perdono e alla misericordia verso i fratelli e le sorelle,compagni ineludibili del nostro cammino verso il Regno.

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donmichelangelotondo più di un mese fa

Bellezza del crescere

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

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donmichelangelotondo più di un mese fa

Un brutto evento di cronaca nera ha colpito il nostro territorio parrocchiale. Un giovane di 26 anni si è introdotto nell'abitazione di una coppia di anziani e, nel tentativo di derubarli, ha solo colpito violentemente la signora Carmela Guglielmi. L'anziana, portata in ospedale in terapia intensiva, purtroppo è deceduta. Quando la notizia è comparsa su internet a corredo e a commento della stessa notizia son state scritte le cose più brutte...

"io suggerisco di metterlo in testa in giù in piazza catuma bastarddd";

"spero che marcisce in carcere";

"per questi casi, vogliamo la pena di morte, basta, forza parlamento, chi uccide deve fare la stessa sorte";

"Bastardo!!! Speriamo che in carcere facciano quello che la legge italiana non prevede!!! ";

"Era un animale di nazionalità marocchina.";

"Dategli un litro di benzina è un fiammifero.";

"Io lo metterei sulla sedia elettrica! E poi lo appenderei all'albero!.....";

"Perché non lo attaccate al palo e lo squoiate vivo?".

Ecco, soprassiedo sugli errori, che spero siano frutto della foga di mettere fuori la propria rabbia e che io comprendo in tutto; però insieme a voi in questa tragedia penso che occorra saper e poter riflettere per trarre insegnamento. Augurare il male, incentivare la vendetta può causare solo altro male, altra ingiustizia: giustizia fai da te, far del male ad altri migranti che però non sono colpevoli...e altro. Ma qui, visto che si chiede giustizia io credo che come comunità non possiamo fare finta di niente...
Posso tacere delle decine di prostitute presenti sulla Statale 98? Ops, non sono neanche prostitute, SONO SCHIAVE...e se son lì da tempo (il mercato si aggiorna spesso nell'offrire la mercanzia delle donne) significa che qualcuno ci va, che qualcuno chiede...di certe prestazioni.
Posso tacere dei migranti africani, dell'Est e anche di concittadini andriesi che non solo vengono sfruttati con il lavoro a nero, ma addirittura vengono pagati in modo diverso in base alla nazionalità?
Posso tacere dell'enorme evasione fiscale di noi cittadini andriesi?
Ecco, occorre ricordarcelo che S. Giovanni Paolo II definì tutto questo: strutture di peccato e pertanto definite pure, Peccato Mortale.
Io sono dalla parte della dolcissima e tenerissima Carmela Gugliemi, che tra l'altro servivamo con la Comunione a casa, perché non è giusto subire una rapina e morire.
Però ritengo che non sia neanche giusto cedere alla vendetta, all'insulto e all'augurio del male. Come anche ritengo importante non cedere ad atti sconsiderati e violenti.
In questi giorni, ripensando a Carmela, mi tornano in mente le parole di Gesù sulla croce («Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno» Lc 23,34) e non vi nascondo che anche per me risultano troppo difficili o dure da vivere! Ma è altrettanto vero che lo stesso Gesù ci chiede di saper vedere nelle gemme che si riempiono l'arrivo dell'estate. Gesù ci chiede di avere uno sguardo libero e autonomo («Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino» Lc 21,29-31), affinché non si diventi pecoroni nella stessa direzione facendo i leoni da tastiera (o peggio nel reale...) ma persone libere e capaci di vedere da soli il bene e il male, di sceglierlo e di farne uno stile di vita. Nel frattempo preghiamo per Carmela e tutti i suoi parenti in questo bruttissimo momento, preghiamo per l'assassino affinché possa redimersi e soprattutto quando chiediamo giustizia per gli altri, che anche noi possiamo essere giusti e rispettosi del bene comune.

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donmichelangelotondo più di un mese fa

OSSERVATE IL FICO

Lc 21,29-33
«Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

 

 

Spesso,davanti alle catastrofi naturali e alle tragedie della storia,c’è chi vorrebbe riconoscervi l’ira di Dio,il suo castigo per i peccati dell’umanità.Il vangelo invece ci annuncia che,dietro a quegli sconvolgimenti,ciò che Dio opera è la salvezza.La Parola trasforma così il nostro sguardo:là dove noi vediamo la storia votata al fallimento,essa ci fa vedere la storia destinata al compimento.È una parola degna di fede:“Le mie parole non passeranno”. 
A noi cosa chiede questo testo di oggi?Essenzialmente due cose:ossia tenere gli occhi aperti;è l’invito a fare attenzione,a vivere nella vigilanza,a non incorrere nel grave rischio di una vita addormentata.E poi:Capire da noi stessi,capaci di pensare da noi stessi,non uniformati alla logica mondana, non intruppati nella massa,ma fondati sulla Parola che non passa.

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donmichelangelotondo più di un mese fa

Lc 21,20-28«...risollevatevi e alzate il capo...».La comunità alla quale Luca scrive ha vissuto la distruzione di Gerusalemme e cerca di dare un senso. Gesù propone una lettura realista: la sete di potere della potenza romana da un lato, e l’indurimento del cuore da parte dei responsabili religiosi che si sono lasciati alienare dai romani, non potevano che portare al disastro.
Lui pensa subito alle donne incinte e a quelle che allattano. Sono le più esposte mentre accudiscono la vita presente nella sua più grande fragilità e la vita futura. Diventano il primo bersaglio di quelli che scelgono le vie di morte e che sembrano liberi di seminare paura e morte. Dove troviamo una speranza in questa descrizione tanto angosciosa quanto realista? La speranza è nel giudizio di Dio. Egli non può impedire le scelte disumane, ma nella fede sappiamo che il regno di Dio è tra di noi nella presenza del Figlio dell’uomo venuto a visitarci, venuto a condividere la nostra sofferenza invece di attuare un giudizio violento.

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

“In un mondo ancora troppo al maschile (specie nella testa di alcune donne), servono coraggio e rispetto sia nelle parole che nella quotidianità”
NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

PERSEVERANZA!

Lc 21,12-19
«...Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita»

...la salvezza viene dalla nostra “perseveranza”, così afferma qui Gesù. Si tratta di quella costanza e fermezza, quella pazienza attiva, libera e responsabile, che permette di “rimanere sotto”, di stare nonostante..., attendendo con fiducia e speranza la venuta del Signore.

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donmichelangelotondo più di un mese fa

NON È SUBITO LA FINE

 Lc 21,5-11
«Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra...Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate... non è subito la fine».

Guerre, rivoluzioni, terremoti, carestie, pandemie sono eventi che l’umanità conosce. Come attraversare tali prove? Non certo con l’atteggiamento di chi è compiaciuto di ciò che è seducente nei suoi tratti di gloria e bellezza, rimanendo alla superficie e non scavando in profondità. Gesù ci avverte: di tutto quello che colpisce la nostra ammirazione non resterà nulla. E non bisogna nemmeno lasciarsi facilmente ingannare da chi annuncia una fine imminente e proclama un falso e forse facile insegnamento nel nome del Signore. Gesù ci invita a restare là dove ci troviamo, a non lasciare il nostro posto. Restare, continuare a sperare. La speranza non è il facile ottimismo, e per noi si fonda sulla promessa di salvezza che egli continua a rivolgerci,come a suo tempo a Zaccheo:Oggi per questa casa è venuta la salvezza.

 

 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

UNO SGUARDO CHE SI POSA

Lc 21,1-4 
«Gesù alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine».

Occhi che guardano e vedono, non sbirciano fugacemente per giudicare ma si posano e osservano oggetti e persone. Non guardano oltre ma guardano e vedono la realtà, una realtà che osservata con un occhio “semplice” (Lc 11,34) diviene rivelativa della nostra creaturalità e della sua divinità.

 

 

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