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Don Gigi Verdi: “Innamoratevi di nuovo…”

Di

 Paolo Farina

 -

Ripartiamo dai giovani, dal noi, da una fede nuda. Ripartiamo con lentezza, con leggerezza e semplicità.

«È un bischero chi ha detto che andrà tutto bene; non andrà bene per niente, perché ci illudiamo ancora di vivere sani in un mondo malato»: sono le prime parole che mi sono appuntato mentalmente partecipando, due giorni fa, all’incontro con don Gigi Verdi, presso la parrocchia S.S. Sacramento.

La chiesa è gremita e don Gigi, fondatore della fraternità di Romena, col suo solito stile – diretto, affascinante, ma anche tagliente – cattura per 80 minuti l’attenzione assoluta dell’uditorio.

Ci ricorda così che “crisi” non è una parola negativa, ma che significa “essere messi a nudo” e che i poveri non sono “beati”, ma pieni di dignità. Il testo evangelico delle beatitudini andrebbe perciò tradotto: “State diritti in piedi, o voi che siete afflitti…”, e sarebbe questa la traduzione più fedele all’originale aramaico.

Date queste premesse, don Gigi ha chiesto a se stesso e a tutti noi presenti: «Dove trovare l’alba dentro l’imbrunire?».

Risposta: nei giovani, nel “noi”, in una fede nuda.

Nei giovani: che non sono citrulli e hanno sete di senso e di corpi che si ritrovano, di abbracci, di relazioni, e di futuro, quello che gli stiamo rubando.

Nel noi: perché nessuno si salva da solo e dovrebbero avercelo insegnato gli ultimi trent’anni, non solo gli ultimi tre.

In una fede nuda: che è non è quella di sagrestia, non ha risposte precostituite e si mette in cammino, come Gesù con i discepoli di Emmaus, mettendosi in ascolto e non nei panni del maestro.

Ma don Gigi è andato oltre, rilanciando: «Dunque, da dove ripartire?».

Anche qui, tre parole chiave: dalla lentezza – di chi fa una cosa alla volta – dalla leggerezza – di chi ha il passo spedito perché sa dove andare – dalla semplicità – di chi non mente, ama senza possedere e si lascia spogliare dai fatti.

Don Gigi ci ha percosso, ci ha scaldato il cuore e ci ha lasciato con un invito e la consueta benedizione di Romena.

L’invito: «Innamoratevi di nuovo di vostro figlio, di vostra moglie, del vostro uomo, della vostra vita, di quello che siete!».

La benedizione:

Possa la via crescere con te
possa il vento essere alle tue spalle
possa il sole scaldare il tuo viso
possa Dio tenerti nel palmo della Sua mano.

Prenditi tempo per amare,
perché questo è il privilegio che Dio ti dà.

Prenditi tempo per essere amabile,
perché questo è il cammino della felicità.

Prenditi tempo per ridere,
perché il sorriso è la musica dell’anima.

Prenditi tempo per amare con tenerezza,
perché la vita è troppo corta per essere egoisti.

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donmichelangelotondo più di un mese fa

Perché tolleriamo le 190 chat di pedopornografia su Telegram?

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Quando si è scoperto che su un paio di canali Telegram migliaia di utenti si scambiavano le copie digitali dei quotidiani del giorno che quindi potevano leggere senza pagare, abbiamo gridato alla fine dell’informazione, asserito, addirittura, che da quel furto passava il futuro del giornalismo e ottenuto la chiusura dei canali suddetti. Quando sempre su Telegram un gruppo di esaltati No Vax ha aperto il canale Basta Dittatura per organizzare la resistenza al Green Pass abbiamo temuto nientemeno l’insurrezione e il canale è stato chiuso direttamente dal fondatore di Telegram, Pavel Durov. Ma se così facendo abbiamo “salvato” il giornalismo e le istituzioni democratiche, mi chiedo perché non accada nulla sul fronte della pornografia, del ricatto alle donne, delle violenze sessuali anche a minori. Da qualche tempo infatti una organizzazione di esperti che si fa chiamare PermessoNegato scandaglia periodicamente i canali Telegram per monitorare il fenomeno. Due numeri dall’ultimo report. Il primo: sono 190 i gruppi/canali Telegram attivi nella condivisione di materiale pornografico non consensuale destinati ad un pubblico italiano. Il secondo: sono quasi 9 milioni gli utenti non unici registrati che li frequentano. Considerando i doppioni si arriva ad una stima di sei milioni. Sei milioni di persone che si scambiano video a sfondo sessuale di donne anche giovanissime senza il loro consenso. Sono video di ex partner che vogliono vendicarsi o rubati illecitamente su piattaforme come OnlyFans. Non sono innocui. Le chat pubblicate nel report mostrano chiaramente gli utenti chiedere video con bambine” o comunque violenti. Questa cosa non la scopriamo oggi. Sono due anni che vengono diramati rapporti: con l’unico risultato che i gruppi e gli utenti crescono. Sono raddoppiati in un anno. Perché nessuno fa nulla? Perché tolleriamo questo mercato degli orrori contro le donne? Perché non interviene la polizia postale o il fondatore Pavel Durov che si professa paladino delle libertà e dei diritti civili? 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

Il primo giorno

Il primo giorno
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La prima cosa bella di venerdì 1 aprile 2022 è che si tratti del primo giorno della vita che ti resta. Ogni giorno lo è. Quante volte avete sentito questa frase, ma di chi è? Era sul cartellone del film American Beauty. La si trova citata spesso, attribuita a una fonte anonima. Forse, e per caso, ho scoperto l'autore, ma vale ancor più il contesto.

Don Robertson è un notevole scrittore americano, adorato da Stephen King. In Italia una nicchia lo ha conosciuto per L'ultima stagione. Poi, sempre per merito dell'editore Nutrimenti, è arrivato il doppio Paradise Falls. Ma ieri ho finito di leggere lo strano romanzo fin qui inedito, Julie. E ho continuato con la postfazione di Nicola Manuppelli. Dove è ripubblicato un articolo che Robertson scrisse quando compì 45 anni, nel '74.

Passi salienti: "Ho imparato alcune cose. Una di queste è che ho ancora molto da imparare. Un'altra è che vecchio è uno stato mentale. Le persone resistono e vanno avanti e io resisterò e andrò avanti. E ogni tanto il mondo mi fa venire il vomito, eppure ha dei tesori e ci sono un sacco di persone che vale la pena salvare. Il mio passato abbonda di catastrofi e aspettative mancate o deluse. La mia vita è stata provata, come minimo, ma il ragazzo di 18 anni in me vive ancora il futuro come una grande, felice possibilità. E ogni giorno è il primo giorno della vita che ti resta". Cominciando dal primo aprile e non è uno scherzo.  

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donmichelangelotondo più di un mese fa

(Leggo)

<<Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero>> (Gv 7,1-2.10.25-30)

 

Nonostante si stia avvicinando la sua ora, Gesù dà testimonianza al Padre.

 

(Prego)

Creatore d’ogni cosa buona
che chiami l’uomo all’esistenza
la tua memoria è nostra vita
e orienta noi al tuo Regno.

 

(Agisco)

Avere uno sguardo sincero quando esamino i miei sentimenti, le abitudini e le scelte di vita.

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donmichelangelotondo più di un mese fa

(Leggo)

"Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me." (Gv 5,39).

 

Donaci Signore di scoprire la tua presenza in ogni versetto che ascoltiamo!

 

(Prego)

Sapremo nel deserto
resistere al maligno
nell’ora della lotta
il Nome tuo invocare?

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donmichelangelotondo più di un mese fa

Estate '21

Estate '21
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La prima cosa bella di martedì 29 marzo 2022 è l'estate del '21. Come forse i più attenti hanno notato, è finita. Non si vince più. Però, che meraviglia averla avuta e ricordarla. Perché ve la ricordate, vero? Ah, che estate meravigliosa, seducente, miracolosa. Brillava lo stellone. Si vinceva per un centimetro, per un soffio di vento. Di rigore, al fotofinish. Per merito, per astuzia, per altrui supponenza. Correva Jacobs in 9,8. Lo inseguiva il pil in 2,7. Trascinava i compagni di staffetta, prediceva il boom Brunetta. Primi i Maneskin a Rotterdam, Sonny Colbrelli a Roubaix. Eravamo tutti più veloci, più alti, più potenti. Ammaliati dal cavaliere bianco e dall'uomo Fuortes.

Ed ecco qua, signore e signori, il fatidico inverno del nostro scontento, il cameriere nerovestito che presenta il conto delle felicità passate. Esoso quello per la macedonia. Ma anche il resto non scherza. Sonny s'è giocato il cuore. Il pil l'hanno corretto al ribasso. La mano di Dio ha guidato un'auto rossa. Al cavaliere bianco si capisce che j'hanno già rotto e non vede l'ora di andarsene, l'uomo Fuortes qui n'honduras. Non viviamo di ricordi. Verrà un'altra estate, prima o poi. Alleniamoci. 

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donmichelangelotondo più di un mese fa

Sentire il silenzio

 
Pupi Avati al Sacro Cuore durante il suo discorso funebre per l'amico Gianni Cavina

Pupi Avati al Sacro Cuore durante il suo discorso funebre per l'amico Gianni Cavina

Mai una gioia, diceva quello. Nelle ore del mattino dedicate ad approfondire le notizie del giorno prima stavo cercando di capire come e se Abramovich sia stato avvelenato, quando e perché il vicino di casa abbia fatto a pezzi (non si riesce neppure a immaginarlo) la giovane donna sua dirimpettaia, com’è che sempre “quando sei nel momento più alto il diavolo viene a prenderti” – questa era la pagina sugli Oscar. Mi sono imbattuta, a un certo punto, nel discorso di Pupi Avati ai funerali di Gianni Cavina, attore. Un’invettiva, dice il resoconto. Ho un debole per i funerali, e per le invettive. Mi piace stare fra le persone che ricordano qualcuno, ascoltarle.

Da sempre immagino che il morto possa dire la sua, a un certo punto. Sarebbe giusto. Mi piaceva molto anche Cavina, quella sua faccia indulgente, attenta. Pupi Avati, che di Cavina è stato prima amico e poi compagno di lavoro per la vita, si è trovato a Bologna in una chiesa semivuota. Pochi amici, la famiglia, banchi deserti. Si è addolorato, ha detto “provo odio per la mia città guardando questa chiesa. Immaginavo di trovare qui non dico le fanfare il sindaco le bande i cardinali” ma i cittadini, appunto, la gente.

Quello che Gianni ha fatto per Bologna, ha aggiunto, è evidente che non è stato capito. Poi si è rivolto a lui. “So che mi stai ascoltando e so che quando ti telefonavo fingevi di stare bene, lo hai fatto per molti anni, mentivi”. Qualcuno che finge di star bene per non farti dispiacere, non preoccuparti, può essere capito solo da chi ha cuore per farlo – in effetti. Come va? Bene grazie. Neanche un post sui social, Gianni Cavina: ciascuno ha il suo stile. Peccato per chi non sa sentire il silenzio, per chi non c’era.

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donmichelangelotondo più di un mese fa

(Leggo)

<<In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal  Padre>> Gv 5,17-30.

Operando a favore dell'uomo, Gesù ci rivela il volto del Padre, che è per noi insondabile potenza, ma anche tenerezza, provvidenza e vita.

(Prego)

Al sorgere del sole noi cantiamo
a te, Signore nostro, Dio fedele
sei fonte di bontà e di amore
e sei misericordia al peccatore.

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donmichelangelotondo più di un mese fa

(Leggo)

«Vuoi guarire?».(Gv 5,1-16).

 

Può sembrare strano ma a volte stare in situazioni di dolore ci piace pure (ricordi, relazioni, peccati, ambienti...che ci tolgono il sorriso), perché sono luoghi "che conosciamo" e almeno abbiamo piccole certezze. Ma lui quella proposta ce la farà sempre!

 

(Prego)

La luce ormai nel suo apparire
ridesta il cuore dei credenti
e il canto unanime del mondo
dà nuova forza a chi è in cammino.

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