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bluiceee

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bluiceee più di un mese fa

 

 

Le montagne russe

della vita, alti e

bassi, giravolte e

forti  emozioni. 

Non ho  paura, fa

parte del divertimento....

 

 

 

 

 

 

 

Sicuro ,ma con  il polso 

sinistro fratturato ,da

due giorni e toglierò il

gesso fra un mese....

beh...ne avrei fatto

volentieri  a meno ...di

questo "divertimento".

 

 

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Lavando via, la polvere

dalle città ,dei passi

di montagna, la polvere 

delle conversazioni

telefoniche,nei fili

che partono da loro. 

Lavando via la polvere

dell'esperienza, 

la polvere dei desideri

inappagati e delle

aspettative...

E la polvere dei sorrisi

infranti e la polvere 

delle perdite subite

e perdute...  

Siamo così disperatamente

radiosi quando tutto è più

pulito!
 

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bluiceee più di un mese fa

 

 

Nelle correnti di vento

speziato ,con dolce,

doloroso desiderio ti 

precipiti dietro il cuneo

e aspetti miracoli

invisibili e tremanti.

- Dov'è il riverbero del

sole? - 

La libertà e sogni di

addormentarti 

e natura diventare...

Un anello in una catena

di anelli...

 

 

 

#стихи современных авторов from lina-vas-dom

 

 

 

Tutto ciò che facciamo

lascia tracce.

Tutte le conversazioni

che abbiamo ci lasciano

dietro i pensieri.

Tutto ciò che vediamo

lascia immagini.

Lasciamo sentimenti

in tutti coloro che ci

amano.

Con tutti quelli che

amiamo, tradiamo

noi stessi. Lasciamo

tracce ovunque

andiamo, non importa

con chi parliamo, non

importa chi amiamo,

non importa cosa

facciamo .

 

ℒℴѵℯ

 

 

 

 

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bluiceee più di un mese fa

 

 

 

Che peccato che il

passato non abbia

porte - Vorrei  a

volte, tornarci.

Toccare le cose

dimenticate con

le dita, per rivedere

le persone in vita.

Coloro che mi hanno 

lasciato  una traccia

nell'anima...

Quelli che uscirono

e divamparono nel

cielo, ieri hai dato

amore, oggi darai luce.

 

 

 

 

 

#мысли вслух from lina-vas-dom

 

 

 

 

Che peccato che non

ci siano chiavi del

passato.

E il tempo non può

essere concordato -

Vola nel cielo come

un uccello e sotto il

sole e la luna... nei 

tuoi occhi sii come

un Lupo.

 

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bluiceee più di un mese fa

 

 

La fretta che guaio, in
questa vita frenetica ,
caotica l'essere sempre
di corsa ci fa perdere 
molte cose. 

 

 

 

 

 

 

                                        

Bubble Spring Collection

Harper's  Bazaar 1963

 

 

 

Non troviamo più tempo 
per gustare nulla, non 
abbiamo tempo per un
abbraccio,per una parola
gentile che può confortare. 
Non abbiamo più tempo 
per un saluto caloroso 
e affettuoso. 
Non abbiamo più tempo 
per donare un sorriso. 
Troppa fretta nel fare... 
e lo facciamo pure male.
La troppa fretta porta ad
una grande superficialità.
Attimi di gioia ci passano 
accanto e non li notiamo
per mancanza di tempo. 
Ogni istante che perdiamo, 
è perso per sempre.
Ogni tanto è bello fermarci
un attimo e guardarci 
intorno . 
 
 
 
 
 

 

 

 

 
 
Auguri di buona Pasqua dalla redazione di sanmarcoinlamis.org
 

 

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28
bluiceee più di un mese fa

 

 

L'immagine danzante...

come una splendida 
metafora della vita ,di

chi arriva nell'ombra 
solo per nascondersi

dal sole e guarda la vita
danzare, inseguire,

essere inseguita ,

prendere,essere presa.
Come un amore senza

fine che avvolge e 
travolge  ,ogni cosa

dentro ed intorno.
Come si guarda così

un figlio cresciuto ,ma 
anche la tenerezza

difficile da spiegare per 
l'amore che era da

ragazzi ,guardato con

occhi di adulti anni dopo.

Un testo , questo ,talmente
fragile, talmente vero,

talmente speciale , che 
è come fosse scritto su

un foglio di cristallo.

 

 

 

 

 

 

E sulla danza ,mi racconta
la ragazza di mio figlio,
che ogni giorno che passa
si rende conto che danzare
assume sempre di più
un'importanza rilevante
nella sua vita. Dicendomi :
" Sono consapevole di
essere incapace, di non
essere nessuno , di non
essere di quelle che 
sconvolge e fa brillare
gli occhi quando sul 
palco danzo ,ma di non
mollare mai ed anche se
so che non sono fatta
per danzare ,lo voglio
fare lo stesso.
Tutti mi dicono che
sto facendo un ottimo
lavoro e sto migliorando
tantissimo e che devo
continuare così, che gli
impegni sono tanti e
tantissimi i sacrifici, ci
metto l'anima e devo
continuare così , ma penso
anche , ma i veri risultati
quando arriveranno?
Mi consolo , continua a
raccontarmi e da Donna
saggia quale è , dice che
la speranza è l'ultima a 
morire , ed anche se mi
capita di essere talmente
pessimista da  voler 
addirittura lasciare la
danza,per fortuna ci ripenso,
non potrei stare senza, i
miei giorni sarebbero vuoti
e così pure la mia vita. Noi,
glielo auguriamo con tutto
il Cuore di realizzare con
impegno e forza il suo sogno.

 

 

 

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15
bluiceee più di un mese fa

 

Per chi come me ,ha

superato i cinquanta

e oltre,avrà notato

che la vita cambia .

 

 

 

 

 

 

 

 

In meglio o in peggio ,

poco conta, quello

che predomina è 

che non si ha più

voglia di drammi , di

conflitti, di dare

spiegazioni. 

Il verbo giusto è che :

si sceglie , si

incomincia una sorta

di "selezione".

Per cui si sceglie di

circondarsi sempre

meno di persone e 

spesso si sceglie il

silenzio; a volte

persino l'assenza.

Per dedicarsi di più

solo a chi sentiamo

sia in pace con se 

stessa/o. 

Si incominciano a

vedere le cose per 

come sono e di meno

a come sembrano.

Incominci a preservare

la parte migliore di te ,

solo a chi sa andare

in profondità e cerca

di capirti .

Tante cose impari a

tacerle; tante altre

impari a lasciarle

andare.

Si sceglie tra " l'Utile

e l'Inutile".

E comprendi che in

fin dei conti,tutto

quello che è inutile,

non ti serve.

Provi a sbarazzarti

di tante cose :

persone, parole ,

oggetti .

Ma tieni stretto a te ,

tutto quello che ti

ha reso e rende

migliore .

E per tutto il resto ,

esiste un'arte,che

è quella dell'indifferenza.

Una quotidianità ne

sostituisce un'altra, è

così che si continua

a vivere. Non c'è mai

una fine. 

 

 

 

 

 

 

 

Sii come il cedro,

che profuma 

anche l'ascia che 

lo abbatte. 

 

- Proverbio indiano -

 

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bluiceee più di un mese fa

 

 

Nella mente,maschere

sornione e facce

fredde...

Che cambiano 

espressioni 

all'infinito -

Dove?

Chi?

Ci ubriachiamo di 

saggezza -

Ma sappiamo 

riconoscere i

cuori crudeli?!

 

 

 

 

 

 

 

La giusta dose di pensiero, 

in un contesto di scrittura, 

è molto interessante ed è

eccitante tanto quanto la 

pelle .

La mente per una donna è 

un momento molto sottile, 

ma in molte situazioni

viene trattata come un

oggetto da "collezione".
La carenza provoca disagio

e la rende apatica ,  non 

valorizzando la Donna

che  è  in lei ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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bluiceee più di un mese fa

 

 

Odio, violenza, terrorismo, stragi,

femminicidi,infanticidi, morti

ammazzati di ogni età, cultura,

razza e religione. Siamo stanchi,

siamo tutti stanchi, la sensazione

è di stare su una giostra impazzita

da cui nessuno ci permette di

scendere. Piccole e grandi violenze

si consumano sotto i nostri occhi

sbarrati, nelle nostre case, nei

nostri condomini o in luoghi lontani

e il rischio è di rimanerne assuefatti.

Un veleno che, giorno dopo giorno,

ci intossica il sangue, ci toglie

l’ossigeno, risveglia l’ombra che

si annida nel nostro animo e ci

fa essere tutti un po’ più morti e

un po’ meno vivi.

L’unica valvola di sfogo che
sembra

rimanerci è quella degli stati sui

social, più o meno esagerati, più o

meno drammatici, più o meno

addolorati, più o meno violenti.

Perché in fondo è su quel più o

meno che ci muoviamo, in bilico

su un burrone, le gambe ormai

malferme, disposti a tutto pur

di non precipitare.

Forse questo mondo post-moderno

è davvero impazzito o forse è solo

che la tecnologia e i mezzi di

informazione ora viaggiano a livello

mondiale, in tempo reale, con il

risultato sì di tenerci informati,

ma in quello che ormai è un vero

e proprio bombardamento mediatico,

una bolgia infernale dantesca dalla

quale vorremmo solo uscire.

Possibile che con tutta la tecnologia

non ci sia un tasto play, da pigiare

all’occorrenza, per far cessare

tutto questo? Nemmeno un tasto

pausa, giusto per darci il tempo di respirare?

No, non c’è.

Io scrivo libri, una soluzione non

ce l’ho, altrimenti farei altro. Mi

verrebbe da dire che una soluzione

nemmeno c’è, ma una parte di me

si rifiuta e forse si rifiuterà

sempre anche solo di pensarlo.

Però è tutto troppo grande, come

si fa a cambiare qualcosa? Da

dove si comincia?

Come si fa ad arrestare

manualmente questa giostra fuori

controllo? Non lo so.

Ma di una cosa sono certa: su

una cosa abbiamo potere, su una

sola, forse non basta, ma su di

essa possiamo agire e allora

dobbiamo cominciare a farlo,

se non altro per provare.

Noi stessi.
Etichettare come folli quelli che

compiono stragi, che ammazzano

la ex o i propri figli ci fa

continuare a vivere. Da una

parte ci inquieta: un folle è una

scheggia impazzita, come lo

controlli? Dall’altra però ci fa

sentire un po’ più normali nella

nostra casa normale nella

nostra città normale nella nostra

vita normale.

È questo il primo errore. Il

seme della follia è insito

nell’essere umano, in ognuno

di noi.

Forse non prenderemo mai

in mano un fucile per sparare

in una scuola o in un centro

commerciale, almeno lo spero,

ma la violenza, come tutte le

cose, ha una scala, si sviluppa

su un continum e il problema

non sono gli estremi, ma quello

che c’è tra gli estremi.

Perché gli estremi sono evidenti,

ma tutto il resto no, è sfumato,

mascherato dietro maschere

di normalità. E, che ci piaccia

in noi, la violenza, la malvagità,

la crudeltà sono parte dell’essere

umano, sono parte di ognuno di

noi, una parte pronta a venire

a galla quando si presenti la

situazione che può fungere da

innesco. Può essere un trauma

più o meno grande, può essere

anche qualcosa di molto banale,

ma molto spesso la causa ultima

risiede nelle ferite narcisistiche

e nelle conseguenze della

separazione. Qui la psicologia

ci viene in aiuto e, se non può

fare nulla per fermare la giostra,

può fare qualcosa per noi, nel

nostro piccolo. Perché l’odio, la

cattiveria, la malvagità sono

contagiose e creano onde, come

quelle che si allargano dal sasso

buttato nell’acqua. L’odio ha una

sua precisa frequenza, tutto è

una frequenza misurabile e

come ci insegna la fisica, quando

una frequenza ne incontra un’altra

interferisce con quest’ultima: in

maniera costruttiva, distruttiva

o annullandola. In fondo è

semplice fisica.

Allora qualcosa possiamo fare,

ognuno nel nostro piccolo.

Cambiare la nostra personale

frequenza. Rintracciare le

nostre proprie ferite narcisistiche.

Lavorare sulle conseguenze

che un attaccamento non sicuro

(cfr. Bowlby, Ainsworth, ecc.) ha

avuto sullo sviluppo della nostra

personalità e su quello che,

in fase di sviluppo infantile,

ha influenzato il corretto passaggio

attraverso la posizione schizoparanoide

prima e depressiva poi (cfr. Klein).

Perché, molto più spesso di quanto

pensiamo, lì sono stati piantati i

semi della nostra personalità, lì

sono gli schemi che in età adulta

ci impediscono di crescere e di

saper accettare e gestire la

separazione dall’altro, che si

tratti del/della compagno/a, di

un’amicizia o di altro tipo di

rapporto. Non sappiamo gestire

il distacco, viviamo la perdita

ancora come se avessimo pochi

mesi e stessimo sviluppando e

introiettando il seno buono e

il seno cattivo (cfr Klein).

Se da qualche parte bisogna

partire, credo sia da qui perché

è solo su noi stessi che possiamo

agire. Non serve a nulla

inorridire per le stragi e le

violenze che vediamo scorrere

in tv se poi basta un distacco,

una separazione, un no a quelle

che sono le nostre aspettative

su qualcuno perché diventiamo

boia e carnefici dell’altro,

reo solo di non aver rispettato

le nostre esigenze, il nostro

bisogno di unità e non distacco

dal seno materno.

Quanti di noi in questo momento

sono in questa fase? Tutti.

Ognuno ha il suo proprio personale

nemico a cui far pagare qualcosa

e, pur di rendere l’angoscia da

separazione accettabile, è

disposto a tutto per giustificare

la punizione inflitta. Perché si ha

sempre bisogno di giustificarsi

con se stessi, pena la distruzione

del nostro fragile equilibrio.

Vogliamo davvero fare qualcosa per

cambiare il mondo? Cominciamo da

noi stessi. Cominciamo a scovare il

nemico che è dentro di noi.

Cominciamo a riconoscerlo e ad

accettarlo. Cominciamo a smetterla

di negare che sia così, sfidiamo noi

stessi e rinunciamo a fornirci alibi.

Affrontiamo la nostra ombra perché

negarla serve solo a renderla più

forte.

Impegnamoci in questo. Forse solo

così possiamo coltivare la speranza

di cambiare qualcosa e, se alla fine

non sarà servito a contrastare le guerre,

le stragi e a rendere questo mondo

migliore, almeno sarà servito a

rendere migliore ognuno di noi, al

di là di ogni illusione e di ogni finto buonismo.

Elisabetta Barbara De Sanctis

 

 

 

 

 

 

Leggendo le parole della scrittrice ,

ho avuto una sorta di tristezza nel

profondo , sono pensieri crudi e

rivolti ad ognuno di noi In effetti,

leggendo bene lei ci parla

della follia dilagante che purtroppo

ogni giorno e' sulle pagine di cronaca .
Lei ci mette in evidenza la parte

peggiore dell'umanità' , quella che

ognuno di noi , non vorrebbe e

spesse volte non vuole vedere .

Ci parla di fatti che accadono

ogni giorno non solo quelli

tristemente tragici degli attentati,

delle guerre ....che li' noi non

potremmo mai essere in grado

di capire il perche' dietro a

questo ci sia un Odio pazzesco .

Penso che il crescere dentro

noi stessi , come esseri umani ,

sia riferito al modo in cui

ognuno di noi può dentro

se fare qualcosa , ma sempre

in generale ovvio. Io , tu , noi

che siamo qui' a parlarci in

sintonia e rispetto , abbiamo

radici solide , e mai e poi mai

avremmo pensato che tantissime

persone anche intorno a noi ,

impazzissero al punto di dover

uccidere , moglie, figli, genitori ,

amici ...

Penso poi magari mi sbaglierò' ,

lei abbia evidenziato la potenzialità'

del cervello di ognuno , quanto

sia immensa , ma anche quanto

sia pericolosa , si perche' e' vero

(dai libri di psicologia) che ognuno

di noi e' un potenziale incredibilmente

alto nella costruzione del male ...

purtroppo. Il bene e' il pensiero

dominante che e' insito nella nostra

Anima , ed e' proprio quello che se

alimentato sin dall'infanzia , servirà

a costruire un mondo migliore ,

soprattutto per gli attuali bambini.
La nostra potenzialità' mentale fa

paura , perche' ognuno potrebbe

essere un potenziale assassino ,

quanti casi si leggono o sentono di

persone per bene e poi ... uccidono

le mogli , le fidanzate , i bambini ,

i genitori......cose da accapponare

la pelle .. La radice quando

è sana non muore mai, può solo

crescere per il bene.

 

 

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