Profilo BACHECA 151
Vivo in un piccolo paese dove la gente è cortese ma non ascolta e parla tutta insieme.
Dentro le botteghe si tiene alla larga dalle beghe ma addossa la colpa a quelli dai lunghi capelli.
Oggi è domenica e si sente una musica, è coperta dalle campane che suonano a chi crede nella benedizione e nell'andate in pace. Si inchina al prete che di credere ripete con larghi gesti ed emblematici pretesti.
C'è festa in piazza e la gente si riversa in strada da pazza, la giostra ragazzi è tutta vostra... Ma lo vedi quel ragazzo sui gradini del portone, di una villa abbandonata al tempo, sta cantando la canzone. Piccolo paese di gente borghese che non ascolta ma parla tutta insieme.
L'artigianato ha fatto mondo
L'industria l'ha rovinato
Lei mi fa':-ho bisogno di coccole.
E io:- coccolerò il tuo cuore, la tua anima, coccolerò la tua pelle fino al punto di entrare nei tuoi sogni più caldi. Ti coccolerò ogni volta vorrai da qui all'eternità, schiariro' i tuoi momenti più bui, rilasserò le tue tensioni e poi..... Ma tu coccolamelo un po' 😉
C'era un tempo in cui le parole erano importanti, pesate, ragionate, una persona di parola era considerata onorevole. Una stretta di mano era un contratto una volta tagliata. Poi c'erano parole, è vero, che erano come una spada infilata nel cuore per la durezza. Ora le parole dette sono parole a vanvera che servono solo per movimentare la speculazione finanziaria a sfavore delle classi sociali più deboli.