Non tutti possono permettersi di indossare la semplicità.
Profilo BACHECA 122
"Non esiste il caso, né la coincidenza. Noi, ogni giorno, camminiamo verso luoghi e persone che ci aspettano da sempre."
G. Dembech
Io mi sento
di coincidere poco
con l'epoca in cui vivo.
Sono autonomo rispetto a tutto,
privilegio certi brusii sensibili
che colgo in superficie,
sento che il mondo si muove
diversamente da come mi muovo io.
Per questo continuo a fare quello che faccio.
Ecco, se dovessi dire come mi sento e come vorrei sentirmi, direi: fedele a me stesso.
Le risposte poi verranno.
L'importante è incominciare a cercarle.
Giorgio Gaber
Continuo a ribadire da decenni che chi sta bene da solo e basta alla sua persona riesce a vivere meglio e ad avere rapporti umani migliori (familiari, sentimentali, amicali, di lavoro, conoscenze varie).
Non è la quantità di persone che si frequenta e con cui si esce, non è la quantità di uscite e di eventi a cui si partecipa... è la qualità la cosa più importante.
Essere indipendenti mentalmente dagli altri, non dipendere emozionalmente da qualcuno è il punto di partenza per il proprio equilibrio. Difficile e necessario.
Se non si riesce a trovare un equilibrio nella propria solitudine (e oggi più che mai è necessario cercarla, trovarla e godersela secondo me) non si riesce a star bene con se stessi e con le persone a cui vogliamo bene.
Beato chi in gioventù è stato giovane.
A. Puškin, Eugenio Onegin
Io no. Non mi abituo mai a niente, io.
Chi si abitua a tutto tanto vale che muoia.
Truman Capote
La cosa che mi entusiasmava di più fino a vent' anni fa era la fine della scuola e degli esami universitari per andare al mare. Aspettavo 10 mesi per andare lì, un po' perché lì trovavo i miei veri amici durante gli anni di liceo e dell' Università e poi perché andavo da mia nonna che amavo: passavo così due mesi da lei.
Era una sensazione di libertà e di felicità assoluta, uno status mentale libero da preoccupazioni e da legami sia pratici che fisici. Per me era la cosa più bella al mondo, forse per certi aspetti vicina a quella con cui inizio un nuovo libro, quando incomincio una nuova avventura, una nuova sfida. Un inizio, la speranza che quel libro o quel qualcosa che sto iniziando sia migliore degli altri libri e/o delle altre azioni, un qualcosa che mi faccia stare bene e mi renda migliore.
La Speranza, la Spensieratezza.
Ecco, nonostante i problemi, i casini e le preoccupazioni che giornalmente ho da anni (come tutti) e contro cui combatto internamente ed esteriormente vorrei vivere così: voglio sempre pensare che sto per andare al mare, ogni giorno dell'anno, ogni minuto, ogni secondo. Voglio avere lo stesso entusiasmo, la stessa adrenalina, voglio provare la stessa voglia di mettermi in gioco, sempre.
Voglio avere lo stesso entusiasmo. Voglio contare i giorni da ciò che di bello posso vivere.
(Settembre 2015)
"Se un'opinione contraria alla vostra vi fa arrabbiare, è segno che siete inconsciamente consapevoli di non avere alcuna buona ragione per pensarla in quel modo. Se qualcuno sostiene che due più due fa cinque, o che l'Islanda si trova sull'equatore, dovreste provare pietà piuttosto che rabbia, a meno che non conosciate così poco l'aritmetica o la geografia che la sua opinione fa vacillare la vostra convinzione contraria.
Le controversie più feroci sono quelle su questioni per le quali non ci sono prove valide né da una parte né dall'altra. La persecuzione si usa in teologia, non in aritmetica, perché in aritmetica c'è la conoscenza, ma in teologia c'è solo l'opinione. Quindi, ogni volta che vi arrabbiate per una divergenza di opinioni, state in guardia; probabilmente scoprirete, ad un attento esame, che la vostra convinzione va oltre ciò che l'evidenza giustifica."
Bertrand Russell, An Outline of Intellectual Rubbish, 1943
"Ho imparato a leggere a cinque anni...
...E’ la cosa più importante che mi sia successa nella vita.
Quasi settant’anni dopo ricordo in modo limpido
come quella magia, tradurre le parole dei libri in immagini,
abbia arricchito la mia esistenza,
abbattendo le barriere del tempo e dello spazio.
Leggere è protestare contro le ingiustizie della vita,
così come scrivere."
(M. Vargas Llosa, Discorso per il Nobel, 2010)
Triste. R.i.p.