E poi, all'improvviso, arrivi tu.
In un rigagnolo virtuale di uomini che si spacciano per donne (chissà perchè)
e profili di donne senza nemmeno una parola di descrizione,
compari come una cattedrale nel deserto.
Ti guardo quasi estasiata, certamente stupita e mi chiedo: cosa ci fai qui?
Forse le ferite che hai sopportato sono le mie.
Forse siamo accumunati dalla stessa voglia di correre
e rischiare ma siamo qui,
ancora doloranti per le cadute e la consapevolezza di poter
e dover contare solo su noi stessi...