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il.peso.delle.parole

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il.peso.delle.parole più di un mese fa

C'è del disagio.
E quello presente tra le pagine di questo social è solo una parte di quello esistente fuori di qui.
Un disagio a volte tangibile.


Gente che sente il bisogno di sfogare contro gli altri le proprie frustrazioni.
Gente che ha bisogno di sentirsi riconoscere il proprio valore perché fuori di qui nessuno lo elogia.
Gente che ha bisogno di salire sul podio perché di solito per poterlo vedere deve alzare la testa.
Gente che ha bisogno di apprezzamenti giovani per non sentirsi troppo vecchi, o chi vuol misurarsi con la maturità per non essere trattati da adolescenti.
Eppure...

 

 

 

Eppure...
Quante cose non sappiamo...
Ci lasciamo convincere che questo sia tutto.
Ci accontentiamo di rimanere in superficie.
Non c'è più la voglia di andare in profondità, di conoscere, di incuriosirsi.
Ci basta ciò che vediamo.

Ma in ogni pagina, in ogni riga, in ogni spazio e in ogni silenzio c'è sempre una storia da raccontare.
Servirebbe la voglia di ascoltare.
La capacità di capire...
Ma soprattutto la voglia di scoprirsi.
A volte diventa anche una necessità, per liberarsi... E librarsi.

A volte ci vuole più coraggio...
A volte bisogna decidere di lasciarsi andare... Di osare... Di credere... Crederci di più.

 

 

Un saluto

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29
il.peso.delle.parole più di un mese fa

Non scrivo più molto spesso ultimamente, ma gli impegni sono tanti e il tempo sempre misero.
Scrivo talmente di rado che mi rendo conto di aver perso un po' il filo del discorso. Avevo iniziato con un'idea ben precisa, poi un po' per colpa del tempo, un po' per i vari messaggi che mi sono arrivati regalandomi spunti diversi, ho smarrito la via...
(Perdonatemi, lo so, sembra una cosa religiosa detta così...)


Vabbè, anche in questo caso comunque, è stata la corrispondenza a darmi l'input di un nuovo post.

 

C'è qualcosa che non capisco.
Qualcosa che va oltre la mia capacità interpretativa.
Non sarò un genio...
Oddio, amica mia, mi sbaglio o ci eravamo messi d'accordo sul fatto che fossi un genio?

 

Va bene, non è questo il punto.

 

Dicevo, non riesco a comprendere certi messaggi che mi arrivano da alcuni utenti.
Sono adirati perché mi vedono sui loro profili.
Anzi, qualcuno si è palesemente infastidito accusandomi di essere passato su tutti i suoi profili (quindi evidentemente li ho beccati tutti, Altro che genio...)

C'è invece chi mi ha scritto di essere un "vecchio porco".
E questa la ritengo un'offesa molto pensante. Potete dirmi di tutto, ma vecchio proprio no... Non lo ammetto.
Al massimo maturo.
Ma soprattutto non me lo spiego perché alla fin fine io non ho mai contattato nessuno.
Mi limito a scrivere post ed a rispondere ai messaggi che mi arrivano.
Tra l'altro spesso senza possibilità di replica dato che hanno la spunta su ricevi solo da amici.
Non che sia poi importante replicare.

 

Allora...
Chiariamo un punto direi fondamentale.
I profili sono pubblici. Il che significa che sono visitabili da tutti. Non solo, sono visitabili da tutto il mondo virtuale, che sia parte di Digiland o no.
Per vedere un profilo non è necessario essere registrati.
Come dite? Lo sanno tutti?
E allora di cosa vi lamentate se qualcuno visita il vostro profilo, anche ripetutamente?
Cosa vi infastidisce?
Che poi è lo stesso Digiland che istiga a fare ciò, con quel tasto scopri profili.

 

Riguardo invece l'aver visitato tutti i profili dello stesso account, vi svelo un segreto (lo so non è un segreto, ma spacciamolo per tale dai.)
Se andate sulla pagina "trovamici" e senza mettere alcun tipo di scelta (cioè lasciando tutto di default) cliccate su trova, il risultato che vi apparirà sarà una lista di nick, maschili e femminili, messi più o meno in ordine di connessione.
Cioè gli ultimi che si saranno loggati saranno in alto.
In questo modo si può scorrere i profili e cliccare su quelli che ci incuriosiscono, oppure attraggono...
Bene, se quando entrate nel vostro account selezionate tutti i 7 profili che vi siete creati, cioè attivandoli uno dietro l'altro, chi avrà fatto click sul trovamici, se li troverà nei risultati di ricerca praticamente uno dietro l'altro.
Ovvio che non sapendo che quei profili fanno parte dello stesso account, uno può decidere di visitarli tutti.
Con arrabbiatura del titolare dell'account.

 

Insomma... Per concludere, se volete privacy, chiudetelo il profilo... Oppure uscite da internet.
E soprattutto ricordatevi... Qui sembriamo in tanti, ma alla fine siamo sempre gli stessi.

 

Bene, Mi sembra di aver scritto anche troppo questa volta.
Alla prossima...

 

 

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10
il.peso.delle.parole più di un mese fa

Mia cara amica,
la visione dura non è solo la tua, ma anche la mia.

 

La dura visione...

Questo è un po' un comune denominatore dei messaggi che ricevo.

 

Eppure è strano.
Un luogo in cui credo ci sia la più alta concentrazione di: Imprenditori,  Ingegneri, Artisti, Uomini/Donne in carriera, Illustri e Dotti letterati... Insomma, con una così alta percentuale di persone di cultura e società elevata, questo posto dovrebbe essere un Social di Elite.
Mica come gli altri, in cui sono presenti le persone normali.
E le discussioni dovrebbero essere di spessore.

 

Per non parlare del sesso.
Tra Master, Mistress, Slave... Credo che non ci sia più nessuno qui dentro che si accontenti del missionario.
Poi, che tutta la conoscenza provenga da "50 sfumature di grigio" è un altro discorso.
Non bastano due manette e un collare...
Non ci si improvvisa Master, e nemmeno Slave.
C'è molto di più...
È una filosofia di vita, ma questo dovreste saperlo meglio di me, giusto?

 

Come ti ho detto, amica mia, (Amica, significa che tra noi c'è uno scambio epistolare di idee e pensieri, non fatevi inutili giri mentali...) qui non si scappa.
Alla fine c'è sempre e soltanto una prevaricazione sull'altro.
Quindi dove non si riesce a emergere per meriti propri si cerca di farlo denigrando gli altri.
E se va di moda Mr. Grey e la frusta, allora si diventa tutti Master.
Oddio, qualcuno mi ha detto che in questo periodo c'è una crescita di Slave... Ma sono periodi comunque.

Quindi?
Selezione... Mia cara, devi fare selezione.
Interagisci con chi ritieni meriti la tua attenzione, e il resto semplicemente... Ignora.

Alla prossima...

 

 

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21
il.peso.delle.parole più di un mese fa

È passato un po' di tempo dal mio ultimo post...
Colpa del tempo, che ultimamente è stato sempre più scarso.
E a me non piace scrivere così tanto per mettere due citazioni e ricevere like.
Non che abbia scritto chissà quale rivelazione sul senso della vita, però è la mia idea.
Certo, c'è anche chi mi ha detto di aver postato banalità ben scritte con l'intento di "accalappiare femminucce"... Al momento comunque non c'è caduta  nessuna, forse dovrei cambiare metodo...

 

Torniamo a noi.
L'ultima volta ho parlato delle persone deboli, anzi vulnerabili, concludendo
con il quesito sul perché una persona vorrebbe fare del male.
L'argomento è vasto, ma fondamentalmente il male è dentro ognuno di noi.
Tutti saremmo in grado di fare del male e ciò che ci frena è solo una quesione morale e relativa alle conseguenze.


Robert L. Simon ha scritto "I buoni lo sognano, i cattivi lo fanno".

 

Quanti avendo la certezza di non subire nessuna conseguenza rinuncerebbero a fare qualcosa di sbagliato pur di raggiungere un traguardo ambito?
Poi c'è una questione morale, è vero, in base anche al contesto societario in cui
si è cresciuti, che ha dato un insieme di regole da cui si può estrapolare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Resta però la mia convinzione che il male sia insito dentro l'uomo.

Adesso vi chiederete:"cosa c'entra tutto questo con Digiland e la vulnerabilità delle persone?"

C'entra.


In un posto in cui raramente le persone ci mettono la faccia, e quando lo
fanno spesso non è la propria.
In un posto in cui tutto sommato si può essere anonimi (sì lo so, Ip, server, Internet e tutti i tecnicismi che consentono comunque di risalire alle persone) a meno di non ricevere denunce che vadano sul penale (aggiunta per i più critici),
il moralismo e certe classificazioni sul bene e sul male vanno a farsi benedire.

 

Per qualcuno il male potrebbe essere solo "rubare" una scopata raccontando
menzogne.
Ma non bisogna soffermarsi solo sulle dinamiche di Digiland... Ci potrebbe essere di più.
Perché mentre per chi ruba l'attimo di sesso è solo l'ennesima prestazione
e un nuovo trofeo (la famosa tacca sulla cintura), per la persona che lo subisce potrebbe essere qualcosa di più devastante.

Al di là delle delusioni amorose, penso un po' a tutte quelle persone vulnerabili, portate al baratro dall'ennesima delusione.
Penso a quelle persone vulnerabili che vengono spinte a un ultimo drammatico gesto...

 

Esagero?
Forse... Forse esagero, ma le cronache ne sono piene.

 

Ammazza quanto ho scritto oggi...
Come dite? Non sono arrivato a una conclusione?
Non c'è una conclusione in questo argomento, solo tante situazioni che  potrebbero essere analizzate.

Magari lo farò nei prossimi post...


Magari no...
Magari chissà...

 

Buona Estate nel caso dovessi latitare...

 

 

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12
il.peso.delle.parole più di un mese fa

Quando accade di trovare una persona intelligente con cui scambiarsi idee in maniera costruttiva, questo posto diventa anche piacevole...
Purtroppo ciò accade molto raramente.

 

Lo scambio di idee... Bella cosa.
George Bernard Shaw diceva:

 

"Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno.
Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee."

 

Forse dovremmo smettere di scambiare cose e iniziare a scambiare idee...
Ma questo è un altro discorso che esula dall'argomento che vorrei trattare.

 

Tornando a noi, in uno dei nostri scambi è emerso il concetto di debolezza. E questa la domanda che mi è stata posta:

Esistono ancora le persone deboli?

Sì esistono ancora e qui dentro sono in maggioranza.
Però forse è il termine ad essere sbagliato.
Io ho parlato di debolezza, ma avrei dovuto scrivere "Vulnerabilità".

La debolezza potrebbe essere accostata anche a qualcosa di piacevole, per esempio io ho un debole per la Nutella.
Le vulnerabilità invece le assocerei a piccole crepature della nostra emotività.
Potersi introdurre al suo interno significa avere il potere di lacerare ulteriormente tale emotività.

 

Tutti abbiamo le nostre. C'è chi riesce a camuffarle, a renderle invisibili. C'è chi invece le lascia in bella mostra, forse perché ne ha troppe per poterle nascondere.
Io negli anni ho avuto modo di conoscere molte persone qui dentro, e tranne poche rarità tutte avevano le loro crepe.
Anche persone apparentemente forti.
Ho conosciuto gente (Resto volutamente sul vago sia come genere che come età) che ammiro per la loro forza di carattere, che ha permesso loro di andare avanti nonostante la vita non fosse stata affatto generosa.
Ma queste erano quelle con le crepe più grandi. Nascoste bene, mimetizzate con cura sotto l'apparente forza.

 

Come ti ho detto privatamente (Mi sto chiaramente rivolgendo alla persona dello scambio epistolare di cui sopra) "una persona intelligente, con una buona capacità di scrittura, e magari di buon aspetto, qui dentro potrebbe fare molto male..."
E aggiungerei, specialmente se le sue azioni sono mosse da un insano narcisismo.

Perché fare del male? Questa è una bella domanda, e non posso essere io a rispondere.
Però ad esempio, Jim Rohn diceva che "le persone non fanno bene semplicemente perché non stanno bene".

E tutto sommato ha una sua logica.
Fare del male perché è l'unica cosa che ti fa stare meglio...
Beh, anche qua ce ne sarebbe da discutere, ma forse sarebbe un argomento troppo vasto per essere affrontato qui.
E comunque direi che per il momento può bastare.
Alla prossima.

 

 

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29
il.peso.delle.parole più di un mese fa

Voglio approfittare di alcuni messaggi che ho ricevuto per approcciare a questo nuovo post.
Qualcuno mi ha accusato, a sua veduta giustamente, di predicare bene ma di razzolare male.
Il motivo? 

Perché io stesso, con il mio profilo, non ho niente di reale, nemmeno l'età.

A parte il fatto che io per primo mi sono messo nel calderone, evitando di pormi su un piedistallo inesistente, vorrei puntualizzare su una questione: io non predico... Io razzolo... E razzolo pure parecchio, senza predicare.
Io sono proprio un gran razzolatore.

 

Chiarito questo punto vorrei però approfondire il discorso.
Io non ho messo nessuna foto reale, non ho messo l'età reale e probabilmente niente di quello che ho scritto è vero.
Magari non sono nemmeno un uomo, in fondo questo profilo non vuol essere lo specchio della realtà.
Però di una cosa sono sicuro: nessuno entrando nel mio profilo potrà pensare di avere a che fare con una persona di 112 anni. Si chiederà chi si cela dietro questo profilo, potrà esserne o no incuriosito, o completamente schifato,
ma di sicuro non potrà farsi nessuna aspettativa.

Questo vale un po' per tutti quei profili che mostrano immagini palesemente prese da internet, come quelle di attori famosi...
Se mettessi la foto di Richard Gere, a nessuno verrebbe in mente l'idea che possa essere veramente lui... O almeno lo voglio sperare.
Questo vuol dire celare la propria identità e chi interagisce con noi sa perfettamente che se vorrà saperne di più dovrà per forza di cose provare a conoscerci meglio.
Nessuna aspettativa... Nessuna idea.

 

Diverso sarebbe se avessi messo la foto del mio vicino di casa che è un gran figo e non è famoso. All'età magari avrei tolto un paio di anni, oppure aggiunto, dipende dai casi.
Avrei inserito qualche frase ad effetto, sicuramente presa da internet così almeno non faccio nemmeno fatica a spremermi, e il gioco è fatto.
Ecco, questo sì vuol dire ingannare le persone. Perché ti spacci per qualcuno che non sei, ma del tutto verosimile.
Chi interagisce con te potrebbe farsi delle aspettative, e così è molto facile approfittarsi delle debolezze altrui.
Se ce ne sono qui dentro? Dai, lo sapete anche meglio di me...


Perché si ha la necessità di fare questo?
Io un'idea ce l'avrei, ma ne parleremo nel prossimo post...

O magari no.

 

 

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21
il.peso.delle.parole più di un mese fa

I social tutto sommato li fanno gli utenti.

Sia Facebook che Instagram per esempio sono diventati una fucina di inserzioni. La gente li usa molto per promuovere la propria professione o comunque come vetrina in cui poter mostrare tutto quello che ogni utente realizza. Che sia arte, cucina, o semplicemente una vacanza, tutto viene postato in quei portali.
Senza dubbio però tutto quello che viene inserito lì dentro fa parte della vita reale delle persone.

 

Qua no... Non funziona così.
Si creano profili che siano accattivanti e "arredati" in modo da poter attrarre in base alle proprie finalità.

Raramente vengono inserite cose che possano riportare alla vita reale delle persone. Molto più probabile che la pagina del profilo rifletta ciò che uno vorrebbe essere; oppure far trasparire ciò che è dentro, veramente, ma che
nella vita reale deve rimanere soffocata.
In molti casi qui si lascia andare a briglia sciolta la propria parte oscura... Nascosta. Quella che per le persone del proprio entourage potrebbe apparire scabrosa, quella parte che "non si può dire, non si può mostrare".
Vero... Avete ragione.

Non per tutti è così. Ci sono anche quelli che non creano profili con il fine di far
colpo su qualcuno, ma li creano per il solo gusto di scrivere, postare, mettere in uno spazio pubblico le proprie idee, le proprie emozioni.
Ma anche in questo c'è sempre un unico comune denominatore: la volontà di lasciare separato questo luogo dal resto della vita reale.

 

Chiaramente non prendetela sul personale e so perfettamente che alcuni qui ci mettono la faccia senza farsi problemi a far uscire la loro vita. Ne ho conosciuti anche io.
Certo, molti di loro hanno poi chiuso, altri si sono pentiti e altri hanno  comunque avuto problemi... tornando poi in modo anonimo.
Perché parliamoci chiaro, questo posto non è come gli altri.

Probabilmente starete pensando che questo post non dice niente di nuovo rispetto al precedente. Però lì parlavo dei problemi, del fatto che siamo qui perché nella vita reale qualcosa che non va c'è.

Questo post invece è un'introduzione sulle finalità... Perché tutti hanno un fine qui dentro.
Ma approfondiremo il discorso... Eccome se lo approfondiremo.

 

 

Come sempre, segnalate gli errori eh, io non mi offendo *_*

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il.peso.delle.parole più di un mese fa

Vi avevo detto che avrei parlato dei "problemi", ed eccomi qua.
Certo, questo è un argomento molto vasto che non può essere esaurito in quest'ambito, e tra l'altro non voglio nemmeno scrivere post eccessivamente lunghi, anche perché l'attenzione media non è alta. Il rischio sarebbe quello di farvi arrivare a metà lettura e poi vedervi andare via senza essere arrivati a fine.

 

Inutile girarci intorno... Qui tutti abbiamo dei "problemi", per dirla come l'hanno detta a me.
Diciamo che in ognuno di noi ci sono delle motivazioni che ci spingono a essere qui.
Dai, siamo sinceri.
È vero che siamo nell'era dei Social, ma questo mi pare un pochino atipico (nel senso della tipologia di social a cui
solitamente si fa riferimento, come Facebook, Instagram ecc...).

Innanzi tutto sembriamo in tanti, ma in realtà siamo in pochi e sempre gli stessi. Ci cambiamo solo l'abito di tanto in tanto.
Io stesso lo confesso, sono qui dentro da decenni e di nick ne ho cambiati parecchi (non chiedetemi quali perché non ve lo dirò nemmeno sotto tortura).
Quindi, particolare non da poco che ci fa differire da altri social, abbiamo la possibilità di avere ben 7 profili diversi per ogni Account.

 

Ma la vera differenza sta nel modo in cui ci stiamo.
In maniera del tutto anonima, con immagini prese da internet, e non di rado, con allusioni a Sottomissioni, dominazioni, fantasie sessuali e altro ancora (non voglio stare a fare il lungo elenco).
Ora, si potrebbe scendere anche nei particolari delle varie tipologie di profili, ma non cambiarebbe il senso del discorso, e cioè che tutti, chi più chi meno, hanno qualcosa di irrisolto che probabilmente li fa preferire questo luogo di evasione.

(Sì, ovvio, non per tutti è così, ci mancherebbe, ma se provate a esplorare un po' di profili, non potrete negare che lo è per la stragrande maggioranza.)

Sia chiaro, io mi ci metto per primo... Non sono esente da tutto ciò. Certo, è anche vero che qualcuno se ne approfitta.

Ma avremo modo di parlarne ancora...

 

 

P.S: Ho riletto ma qualcosa mi sarà sfuggita di sicuro. Sono però sicuro che voi ve ne accorgerete e sarete lesti nel segnalarmelo. Grazie. *_*

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19
il.peso.delle.parole più di un mese fa

Penso che le parole a volte possono fare male.
Eccome se possono fare male.
Ma non tanto per ciò che la parola in sé può significare. Un'offesa, un addio, una triste verità... No, quello fa parte del giusto ruolo che la parola ha: comunicare.
Invece parlo del male che possono fare quando grazie ad esse costruiamo una realtà parallela a quella che viviamo.
Non solo la costruiamo, ma la rendiamo talmente credibile che i nostri interlocutori ci credono... E magari si innamorano pure di quella realtà.
Certo non accade niente quando tutto resta nel recinto delle parole. I problemi arrivano quando si vuol dare un senso a quelle parole, cercando di uscire dalla virtualità del momento.
La realtà è realtà, non c'è niente da fare. Così, immagini che ti erano state date in un modo le scopri totalmente diverse.

Non è un problema di genere. Maschi e femmine in questo caso si equivalgono.
Mi chiedo solo:Perché?
Se io mi spacciassi per un uomo alto, magro e pieno di capelli, ma nella realtà fossi basso, grasso e calvo, cosa potrei mai pensare di ottenere? Far innamorare una donna con le parole e le immagini che nella sua testa può essersi creata?

E poi?

Poter dire "Visto? E anche questa c'è caduta."

No caro, non l'hai fatta cadere tu, ma quello che le hai fatto credere di essere. Se avesse visto te, probabilmente ti avrebbe schifato.
Ma anche le femmine sanno fare questo... Anzi, devo dire che a loro riesce molto meglio.

 

 

P.S:

Qualcuno mi ha commentato dicendomi di aver fatto "la scoperta dell'acqua calda".
Oh, lo so benissimo, ma il fatto che sia così comune non significa che questa sia la giusta regola.
Come dite?
Ho qualche problema?
Ah, ma qui tutti abbiamo dei problemi, ma di questa cosa parlerò nel prossimo post.

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