Sono laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, un percorso che mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi strategici, a leggere i numeri come fossero mappe e a immaginare il futuro come uno spazio da costruire, non semplicemente da subire. Ma, allo stesso tempo, ho sempre sentito il richiamo della creatività, delle immagini che parlano senza bisogno di parole e dello stile come forma più pura di comunicazione.
È così che, quasi naturalmente, ho iniziato a collaborare come indossatore e fotomodello per brand di lusso, trasformando la moda in un linguaggio personale e in una continua esplorazione estetica.
La mia vita è una combinazione di rigore e ispirazione: da una parte l’ordine della formazione accademica, dall’altra l’energia visionaria dei set fotografici, degli shooting improvvisati, dei progetti artistici che nascono da un’intuizione e diventano qualcosa di reale. Per me l’eleganza non è apparenza, ma un mindset: il modo in cui scegliamo di presentarci al mondo racconta chi siamo, chi eravamo e chi vogliamo diventare.
Amo l’arte in tutte le sue forme: pittura, scultura, architettura, fotografia, performance. Mi piace perdermi nei musei come ci si perde in un sogno lucido, lasciando che le opere parlino, insegnino, provochino. Credo che l’estetica sia una palestra dell’anima e che ogni incontro artistico, piccolo o grande, ci evolva anche solo di un millimetro. E quel millimetro, nel tempo, diventa rivoluzione.
Viaggiare è la mia seconda natura. Ogni luogo ha un sapore, un ritmo, una luce diversa: non colleziono timbri sul passaporto, ma storie, volti, sguardi, profumi. Cerco persone che non siano semplici comparse nella mia vita, ma veri catalizzatori di crescita. Credo nei legami che aggiungono valore, non peso. Nelle connessioni che aprono la mente, non che la chiudono. Nelle conversazioni che costruiscono, non che consumano.
Ho scoperto questo social per caso, come si scopre una strada nascosta durante una passeggiata senza meta. E ora voglio esplorarlo senza aspettative, ma con la curiosità di vedere cosa può nascere. La tecnologia è parte del nostro tempo: non la temo, la abbraccio. È uno strumento, un ponte, un’occasione. E io sono qui per vedere dove può portare.



