Libero

OdioLeDonneBanali

  • Uomo
  • 105
  • Monza (MB)
Bilancia

Mi trovi anche qui

Amici

OdioLeDonneBanali non ha ancora amici. Chiedi l'amicizia prima di tutti!

Bacheca10 post
OdioLeDonneBanali 03 dicembre

Mi viene chiesto in chat come sia una donna banale, provo a scriverlo qui con una storia vissuta.

 

La banalità, rifletteva il proprietario del caffè "L'Angolo", non era un'assenza di difetti, ma un'assenza di sorprese. Non era mancanza di intelligenza, ma mancanza di curiosità. E Anna, una cliente abituale, era il suo "studio" preferito.

Anna arrivava ogni mattina alle 8:30 precise. Non alle 8:29, non alle 8:31. Le 8:30. Si sedeva sempre al terzo tavolo vicino alla finestra, la stessa sedia con il rivestimento leggermente consumato sul bordo sinistro. Ordinava sempre un cappuccino con latte di soia e una brioche semplice, mai integrale, mai alla crema.

Il suo abbigliamento seguiva un codice non scritto ma inflessibile: tailleur pantalone color neutro (grigio perla, beige, o blu navy, mai nero, troppo drammatico) e un foulard di seta annodato con una precisione quasi geometrica. Ogni capo, ogni accessorio, sembrava scelto non perché le piacesse, ma perché era "appropriato". Non c'era mai un tocco di colore audace, un gioiello stravagante, o un taglio di capelli che sfidasse le convenzioni. I suoi capelli erano sempre raccolti in uno chignon basso, impeccabile, che non mostrava un solo capello fuori posto.

Quando parlava al telefono, le sue conversazioni erano un inventario di superficialità: il tempo, il traffico, l'ultima serie TV di successo che doveva guardare, il ristorante "in" del momento dove ancora non era riuscita a prenotare. Non un'idea originale, non un dubbio esistenziale, non una passione segreta.

Un pomeriggio, una giovane pittrice di nome Clara, che frequentava il caffè, si sedette accanto a lei. Clara indossava abiti colorati, dipinti di macchie di vernice, e rideva forte.

"Scusa la curiosità," disse Clara ad Anna, "ho notato che ordini sempre le stesse cose. Non hai mai voglia di provare, che so, un espresso macchiato o un muffin al cioccolato?"

Anna la guardò con un'espressione di educata, quasi clinica, perplessità. "Perché dovrei? Il cappuccino e la brioche sono una combinazione collaudata. Non mi piace il rischio, né nelle ordinazioni né nella vita. La coerenza è rassicurante."

Clara sorrise, un sorriso gentile e un po' malinconico. "Ma nella coerenza assoluta non c'è crescita, non c'è scoperta. È come vivere in una stanza dipinta di un unico colore, senza quadri alle pareti."

Anna non capì la metafora. Annuì cortesemente e tornò a leggere il suo giornale finanziario.

Il proprietario del bar, osservando la scena da dietro il bancone, capì.

La banalità non era un difetto morale, era una scelta.

Una scelta consapevole di navigare la vita evitando le correnti, gli scogli, le tempeste emotive.

Una donna banale, concluse tra sé e sé, è quella che potresti descrivere in tre aggettivi standard – "precisa", "affidabile", "ordinata" – senza mai sentire il bisogno di aggiungerne un quarto che inizi con "stra-". Straordinaria. Stravagante. Strappalacrime.

Anna non era mai "stra" niente. Era semplicemente, e perfettamente, "adeguata". E quella assoluta adeguatezza, pensò il signore del bar versandosi un altro caffè, era la cosa più triste che avesse mai visto. Non era cattiva, non era stupida; era solo, inesorabilmente, prevista.

 

Ecco cosa è per me la banalità.

 

p.s Anche un profilo scarno lo è. (per me)

 

i gusti non si discutono, se ne parla per capire.

Ti piace?
1

Mi descrivo

A chi mi chiede come sia una donna banale rispondo: come un uomo banale, ma, essendo la donna mediamente dotata di maggior intelletto, sa divenir banale al punto da essere letale. Gradite chiacchiere con persone ironiche.... Non sono cattivo, sono solo diversamente buono.

Su di me

Situazione sentimentale

separato/a

Lingue conosciute

Inglese, Spagnolo

I miei pregi

ironia

I miei difetti

Ho tanti difetti, ma ne dimostro meno. E comunque li porto benissimo

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. La mia vita
  2. Persone curate
  3. L'intrigo della mente

Tre cose che odio

  1. Le donne scontate, isteriche, represse
  2. Quelle che si lamentano in chat dei mariti
  3. I profili vuoti privi di qualsasi spunto

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • In bici
  • Barca a vela

Passioni

  • Fotografia
  • Suonare
  • Sport
  • Viaggi

Musica

  • Blues
  • Rock
  • Pop

Cucina

  • Piatti italiani
  • A tutto pesce e frutti di mare

Libri

  • Avventura
  • Biografie
  • Diari di viaggio
  • Erotici

Sport

  • Bike
  • Tennis

Film

  • Azione
  • Fantasy
  • Thriller

Libro preferito

Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere

Meta dei sogni

Quella dove sto bene, non importa la meta, ma la metà con cui si è.

Film preferito

Interstellar - Rocky horror picture show

Un aiutino per chattare meglio?

La Banalità nelle Chat: Cosa Evitare e Come Superarla

La banalità in chat nasce spesso dalla fretta, dalla mancanza di investimento emotivo o dal timore di esporsi. Si manifesta attraverso frasi fatte, scambi superficiali e la ripetizione di schemi conversazionali prevedibili.

Esempi di Banalità da Evitare:

  • Aperture e chiusure generiche: "Come va?", "Che fai?", "Buonanotte" usati come rituali privi di vero interesse.
  • Risposte monosillabiche: "Sì", "No", "Ok", "Lol" che bloccano il flusso della conversazione.
  • Conversazioni "da bollettino meteo": Parlare solo di impegni logistici, lavoro o meteo senza mai entrare nel personale.
  • Cliché e frasi fatte: Evitare modi di dire abusati o commenti superficiali su argomenti complessi.

Come Creare Interazioni Non Banali:

  1. Sii Autentico e Curioso:
    • Poni domande aperte: Invece di "Hai passato un buon weekend?", chiedi "Qual è stato il momento più interessante del tuo weekend?". Questo invita a una risposta più articolata.
    • Ascolta attivamente (anche in chat): Fai seguire le tue domande da commenti che dimostrano che hai letto e compreso quanto scritto in precedenza, non limitarti a una lista di domande.
  2. Condividi Punti di Vista e Vulnerabilità (con misura):
    • Le conversazioni diventano interessanti quando le persone condividono opinioni, passioni, o anche piccole insicurezze. Non avere paura di esprimere un'idea o una sensazione personale, purché appropriato al contesto.
    • Parla delle tue passioni, non solo dei tuoi doveri.
  3. Usa l'Umorismo e la Leggerezza Intelligente:
    • L'ironia e l'umorismo possono spezzare la tensione e creare un legame, ma evita battute generiche o meme non pertinenti. L'umorismo contestuale è sempre il migliore.
  4. Proponi Spunti Imprevisti:
    • A volte, un'idea, un articolo interessante, una canzone o una riflessione "fuori dagli schemi" possono dare una svolta inaspettata a una chat che langue.

In sintesi, per evitare la banalità, devi essere disposto a mettere un po' più di te stesso nella chat e a sollecitare lo stesso negli altri. Richiede uno sforzo consapevole per superare la "modalità pilota automatico" delle conversazioni quotidiane.

 

O.L.D.B.

Pensieri....

Piuttosto che fingere simpatia per qualcuno che non sopporto, mi fingo morto!

______________________________________________________________________________

 

Tra la semplicità e la banalità c’è una differenza abissale.

Ma questo le persone banali non lo possono capire.

_______________________________________________________________________________

, , , , , , , , , , , , ,