Non preoccupatevi dei miei silenzi, preoccupatevi delle mie assenze.

 

"- Posso venire lì?

-- ?

- Lì da te. Un attimo. Un solo istante.

Giusto il tempo di abbracciarti.

Voglio rubarti, in un abbraccio,

tutte le tensioni, le paure, le attese,

le stanchezze. E in cambio,

mi prendo un po' del tuo profumo.

Solo questo. Posso?

-- Puoi..."

 Tratto dal romanzo: "Se non t’incontro nei sogni, ti vengo a cercare" di Letizia Cherubino

 

Va be' probabilmente sono io. Sbaglio io. È un mio limite evidentemente. Però ad un certo punto mi si permetta di affermare che mi cadono le palle!!! Francesismo. Buona notte. 

 

"Vorrei tornasse un po' di serenità, Lloyd"

"Tuttavia non è sospirando che si spostano le tempeste, sir"

"E allora come, Lloyd?"

"Forse provando a elevarsi oltre i propri problemi, sir"

"Bisognerebbe saper volare..."

"O non rinunciare a scalare, sir"

"Una salita impegnativa, Lloyd"

"Per un orizzonte della settimana senza precedenti, sir"

 

Amaramente (e molto spaventato) sto prendendo coscienza e mi sto rendendo conto, in quest'ultimo periodo così difficile, probabilmente di aver toccato il fondo, di aver raggiunto il limite e forse un punto di non ritorno. Non ne ero e non ne sono preparato. Non trovo un segno di forza, un qulacosa che mi consenta di alimentare una speranza di uscita, un qualcosa che mi motivi a rialzarmi. E purtroppo non so come e cosa fare. Sono in balìa di sensazioni ed umori negativi, di un animo nero che mi sta risucchiando verso il basso. L'unico aspetto che mi può essere un minimo di aiuto forse è proprio averne preso coscienza e consapevolezza. Ma non garantisco una felice soluzione positiva. Non mi aspetto nulla, niente da nessuno. anche perchè l'essere così invisibile di certo non può portare chissà cosa.

 

 

 

 

 

 

"Si dice che il tempo curi anche il dolore, ma non è vero. Il tempo lo fissa in un momento ben preciso. E da li, torna sempre! Quando la mente scivola nel passato, ecco, è lì che poi ritrova intatto quel dolore, come se fosse il primo giorno. Non ci si sbarazza mai di una perdita, ma la si vive..."

Pensieri e parole tratte dalla rete e che faccio mie.

 

Oggi è uno di quei giorni. Sì uno di quelli in cui la solitudine fa sentire tutto il suo peso. Un fardello troppo pesante da portare in silenzio, nascondendo dentro tutta l'amarezza, il dolore e la disillusione. E la testa vola lì, a ciò che doveva essere ma che non stato concesso. Non riesco a comprenderlo, non riesco ad accettarlo. E mi mangia dentro. (29.08.2025)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ho perso le emozioni... Le ho lasciate lì, in un giorno di marzo. 

 

 

 

"Ti hanno chiamato “pecora nera”,

non perché hai fatto qualcosa di negativo, ma perché eri diverso.

Mentre il gregge seguiva la strada senza domande,
tu ti sei fermato, hai guardato il cielo, hai ascoltato la tua intuizione e hai pensato:
“Deve esserci un altro modo.”

La pecora nera non si adatta,
non perché non possa,
ma perché non vuole.

Ha visto troppi burroni travestiti da sentieri sicuri,
troppe gabbie mascherate da nidi caldi,
troppe cose che semplicemente non hanno senso.

Così fai un passo fuori dal gruppo,
anche se resti da solo.
“Solo”, ma consapevole.

Smuovi le acque,
rompi il silenzio,
agiti le piume,
e a volte costruisci ponti
che gli altri nemmeno sanno di aver bisogno.

A tutte le pecore nere là fuori:
Tu sei la rivoluzione silenziosa.
Il cambiamento nel sistema.
Il vento selvaggio dentro la tempesta.

Non devi adattarti.
Sei nato per distinguerti.
Sei nato per aprire la strada.
Sei nato per un tempo come questo."

 

"Credo di essere in una fase calante della mia vita, Lloyd"

"Anche i tramonti hanno il loro fascino, sir"

"Però dopo il tramonto, c'è il buio, Lloyd"

"E il riposo con nuovi sogni da scoprire, sir"

"L'alba tornerà. Vero, Lloyd?"

"E ci troverà riposati e adeguatamente risvegliati, sir"

 

...e poi ci sono quei periodi in cui la solitudine, i silenzi e le assenze, si fanno più intense, pesanti. Momenti in cui mancano quelle attenzioni, quelle parole, quelle risate, quelle belle sensazioni. Mancano. Ecco oggi è uno di quei momenti.