Profilo BACHECA 457
Mi sono sempre sentita sbagliata,
mentre sbagliato
era ciò di cui mi circondavo.
Ho attraversato notti insonni
a cercare risposte,
senza mai trovarle.
Fino poi a rendermi conto
che essere me stessa,
con tutti i dubbi e le fragilità,
era l'unico modo per amare la mia vita
e portarla in salvo.
Con la pretesa di splendere.
Per davvero.
Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità
fa scivolare il suo drappo di stelle…
Tienila stretta quando non riesco a viverlo
questo mondo imperfetto…
Tienimi per mano…
portami dove il tempo non esiste…
Tienila stretta nel difficile vivere.
Tienimi per mano…
nei giorni in cui mi sento disorientata…
cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate…
Tienimi la mano, e stringila forte
prima che l’insolente fato possa portarmi via da te…
Tienimi per mano e non lasciarmi andare… mai…
SENZA COLORE, CON UN SOLO SAPORE
Questa foto non ha colore.
Non può avere colore.
Non può avere nemmeno quell’odore che il carburante dei mezzi militari lasciò nell’aria.
Non può trasmettere nemmeno quel rumore -che in quella notte del 18 marzo- tenne sveglia una Bergamo sospesa.
Una Bergamo SOLA, che silenziosamente piangeva disarmata.
Ricordatevela sempre questa foto, quando penserete al Covid-19 solo come un’influenza, o quando qualche politico si difenderà in tribunale, o quando qualche virologo minimizzerà l’accaduto.
Ricordatevi che in questa foto c’erano centinaia e centinaia di persone morte soffocate, da sole, senza il conforto di chi li amava.
Ricordatevi che sopra questa foto ci piansero migliaia di figli, mogli, mariti, nipoti, fratelli, parenti, amici e persino padri e madri di PERSONE che non avrebbero potuto rivedere mai più, nemmeno da morti.
Ricordatevela questa foto.
Una foto che ha un solo sapore, che ricordo benissimo, quando la vidi quella notte:
il salato delle lacrime che bagnarono le mie labbra...Elisa
"Trasmissione in tv:
Mancano le bombole di ossigeno in una grande città.
Capperi...lo aveste chiesto a noi bergamaschi, vi avremmo raccontato da tempo cosa vuol dire andare in farmacia a supplicare una bombola per qualche caro a casa che non respira.
Vi avremmo raccontato dei messaggi delle farmacie su fb che invitavano a portare indietro le bombole vuote.
Vi avremmo raccontato dei privati che su fb supplicavano una bombola, anche vuota.
Vi avremmo raccontato dei farmacisti che piangevano perchè non avevano più bombole da dare.
Vi avremmo raccontato che degli operai di una nota ditta si erano offerti volontari per riconvertire un impianto per creare nuove bombole.
Ma voi eravate troppo impegnati a cantare dai terrazzi.
E noi che ve lo diciamo a fare, che eravamo impegnati a inventarci morti, camion militari e bombole dell'ossigeno mancanti?"
L'autrice del post sono io.
Certo che in molti ci hanno aiutato, ci mancherebbe. Non volevo di certo non riconoscere il loro aiuto. La mia intenzione era riflettere sul fatto che ai tempi è stato dato poco risalto a cosa succedeva qui e si è dato risalto invece ad altro, come per esempio cantare dai terrazzi. Ora: non c'è nulla di male a cantare dai terrazzi, ma diventa male se viene spettacolarizzato e se la gente pensa che tutto si risolva in quello e se non adotta misure di protezione perchè non crede a cosa è successo qui o non lo sa. Quindi non incolpo i singoli, ma i mass media che ora fanno trassmissioni intere sui fatti tragici dovuti al covid, mentre ai tempi quasi ci ignoravano: penso che se avessero dato risalto a cosa succedeva qui forse molta gente avrebbe dato meno retta ai negazionisti e ai menefreghisti"