Profilo BACHECA 721
Il buono della bellezza
“La bellezza salverà il mondo” Dostoevskij
Qualche tempo fa ho potuto frequentare una struttura che ospita orfani, minori, molti extracomunitari. Il suo responsabile mi ha illustrato uno dei suoi precetti educativi: la bellezza. Mi ha spiegato che tutti i suoi giovanissimi ospiti dovevano occuparsi della bellezza. Tutto ciò che facevano doveva aver cura anche della bellezza. Che fosse allacciarsi le stringhe delle scarpe, lasciare il tavolo in ordine, innaffiare e prendersi cura delle piante, o fare scupolosamente un disegno. In questo centro i piccoli ospiti avevano laboratori per fabbricarsi oggetti o giochi. L’indirizzo che ricevevano era di farli anche belli. Questo tutore illuminato me ne ha spigato le ragioni: la bellezza insegna ad essere precisi, a imparare la cura, a chiedersi come fare al meglio, anche ad essere essenziali e lucidi.
La bellezza è un modo di sentire, che precede e indirizza verso ciò che viene percepito. Non per nulla i Greci antichi ritenevano che bello fosse anche buono (Kalós kai agathós). Nella bellezza si trovano le stesse sostanze virtuose di ciò che è buono. Così è frequente osservare che dove manca bellezza vi è assenza anche di etica, di giustizia e di virtù.
Ovviamente non si tratta della bellezza decorativa, di quella accessoria che riveste le superfici. La bellezza riguarda la relazione estetica con il mondo, o meglio, la relazione est-etica. La bellezza si trova nello sguardo che ammira, nell’ascolto che si fa attento, nel gesto che si prende cura di ciò che afferra. La bellezza che si sperimenta non nasce da un pensiero, da una decisione, ma dalle risorse precategoriche del sentire e del sentimento. La bellezza richiede un’educazione delle corde più sensibili di un’identità: il corpo, gli occhi, la pelle, il gesto. “La bellezza è la percettibilità del cosmo, è il suo avere qualità tattili, tonalità, sapori, il suo essere attraente.” (Hillman).
Così ciò che accomuna tutto ciò che viene vissuto come bellezza è la presenza del desiderio. “La bellezza è parte integrante del desiderio: impariamo a trovare bello ciò che desideriamo.” (Sartwell). La bellezza rimanda al desiderio e alla capacità di desiderare: di amare, guardare, viaggiare, pensare, abbandonarsi, e altri desideri ancora. Il desiderio non nasce da un pensiero, ma dalla nostra relazioni immediata con la vita. Attraverso il desiderio, la nostra capacità di vivere la bellezza definisce il perimetro della nostra vicinanza al mondo. “L’anima nasce dalla bellezza e di bellezza si nutre.” (Hillman)
🌹
E.🍀🌈
Cicerone disse:
"La leggerezza è propria dell’età che sorge, la saggezza dell’età che tramonta. ”
Escludendo la parte politica............😜
Buona giornata 🌹
E.🍀🌈
Disattenzione” di Wisława Szymborska
Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.
Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.
Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro,
incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.
Il mondo avrebbe potuto essere preso per un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.
Nessun come e perché –
e da dove è saltato fuori uno così –
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.
Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro
oppure
(e qui un paragone che mi è mancato).
Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell’ambito ristretto d’un batter d’occhio.
Su un tavolo più giovane, da una mano d’un giorno
più giovane,
il pane di ieri era tagliato diversamente.
Le nuvole erano come non mai e la pioggia era
come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.
La Terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.
È durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86. 400 secondi in visione.
Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.
Buona giornata 🌹
E.🍀🌈
Care amiche e " osservatori" rispondo a colui che mi ha evidenziato quanto segue;
" Ciao Silver, non sicuro che risponderai volevo solo sapere perché hai messo il tuo essere selettiva tra i difetti"
All "osservatore " rispondo.....
Preciso che sono un uomo, pertanto " selettivo" ma capisco l abitudine di scrivere al gentil sesso.
Oggi lo considero un difetto, forse un pregio quando, non dico la " ragion pura " di Immanuel Kant, ma, la ragione aveva il sopravvento.
Preciso:
Secondo me esser selettivi è una dote. Le persone selettive sono persone che non si accontentano di chiunque gli passi davanti, ma cercano qualuno di vero. Innutile essere circondati da persone, delle quali non ci si può fidare neanche di una.
Potrebbe essere anche un difetto, perchè spesso mette dei paletti là dove invece è meglio avere lo spirito di adattamento…
Ogni dote può essere anche un difetto (il rovescio della medaglia) se è eccessiva
Potrei scrivere per ore sull argomento ma in questa Community con spazio limitato......
..........
A Voi chiedo, OGGI! Pregio o difetto?
Sorrido
E.🍀🌈
Buona serata!! 🌹
Un sorriso
E 🍀🌈