Così ti voglio ricordare...in sella al tuo destriero...

UNA STORIA VERA RACCONTATA DA SEMBRARE UNA FIABA.....O

UNA FIABA QUASI VERA..?

Era una notte senza fine, un'epoca lontana nel passato che ancora danzava nei miei ricordi come un'ombra ammaliante. Il mare estivo scintillava con una luce misteriosa, svelando la sua anima più profonda sotto il bagliore argenteo della luna piena. In quell'atmosfera carica di promesse, i rumori vivaci dell'estate non osavano disturbare la quiete che avvolgeva la valle.

L'isolata dimora, in piedi come un guardiano silente, sfidava il buio con la sua presenza imponente. Al confine del paesino e all'inizio del bosco, la luna dipingeva con la sua luce distante una facciata, una stalla... E lì, nell'oscurità, un cane imponente abbaia, come un sentinella che annuncia l'arrivo di un visitatore notturno.

Attendere in quel luogo magico, sotto il cielo stellato, era un invito a perdersi nei meandri del tempo e dell'attesa. "Attendo il tuo arrivo..." mormorai, sentendo il brivido dell'incontro inaspettato trasformarsi in un invito notturno carico di mistero. Ma Lui non c'era, almeno per quei giorni...

"Attendimi vicino alla stalla..."  sentendo la promessa nell'aria notturna, densa di segreti e anticipazioni.

Il palcoscenico della notte ospitava due creature maestose, un mulo e un cavallo nero avvolti da un alone di incanto. Il fiocco sulla coda del cavallo nero sembrava sussurrare di antiche leggende, mentre un diadema bianco sulla fronte aggiungeva un tocco di regalità, come se aspettasse una principessa  triste dimenticata , come te dolce Soraya

Un sussurro alle spalle, "È molto tardi... È tanto che mi aspetti?" Il mio cuore batteva all'unisono con l'oscurità, mentre uno sguardo seducente e un sorriso misterioso si materializzavano improvvisamente. Fu in quel momento, quando i tuoi capelli neri come l'ebano si spostarono delicatamente dal suo viso a forma di cuore, che notai la profondità dei tuoi occhi marroni, simili alle foglie del sottobosco.

E lì, sotto il manto argentato della luna, apparivi di fianco a me. Un sorriso illuminava il tuo viso, labbra carnose e capelli neri che si libravano nell'aria, rivelando un collo sinuoso. Avanzai lentamente, respirando il profumo avvolgente della tua pelle, le mani desiderose di esplorare il corpo avvolto nella tua tenuta da Amazzone.

L'emozione cresceva, mentre profumi inattesi e aromi di fragola dipingevano un quadro sensoriale indimenticabile. Un sorriso si spalancò in un bacio profondo, un incontro di anime che sembrava sfidare il passare del tempo.

Le tracce di te rimangono impresse nella mia memoria: alta un metro e sessantacinque o poco più, capelli neri come la notte e occhi marroni sottobosco. Un piccolo piercing luminoso sfoggiavi con eleganza, il viso a forma di cuore con labbra piene e carnose. Nonostante la tua modesta altezza, ogni curva del suo corpo aveva il suo posto, con gambe snelle e muscolose, come una danzatrice selvaggia.

Mi balzò in mente l'espressione "donnina tascabile"...

Non so nulla di te ora, ma voglio immaginare che la tua vita sia un racconto di felicità, anche se, come se avessi visto il babau, scappi via quando mi vedi. Ma so che non fuggi da me, fuggi da te stessa. E per questo, nonostante tutto, ti sorrido...

E CHE TI PIACCIA O NO, RIMARRÀI SEMPRE PARTE DI ME... CIAO, MITICA. E in questo saluto c'e la promessa di un'avventura indimenticabile, una notte che avrei rivissuto non solo nei miei sogni, ma che in essi avrebbe continuato a danzare nei meandri della mia anima.

Quel giorno nei giardini di Arenzano, ero in compagnia di un'amica straordinaria, una donna mora dai lunghi capelli scuri e dagli occhi castani penetranti, che irradiavano una grande sensualità e una bellezza senza tempo. La sua presenza accanto a me amplificava la bellezza del giardino, mentre insieme ci lasciavamo catturare dalla magia dell'ambiente circostante. Il suono dell'acqua che scorreva dolcemente e i colori vivaci dei fiori sembravano riflettere la calma e la forza interiore che emanava lei stessa, trasformando , nonostante il tempo trascorso , quella giornata in un ricordo indelebile e magico della nostra amicizia.

Se non ricordo male era Soraya🤔😎

TI PENSO SEI SEMPRE IN ME

E' notte....tanto tempo fa...

il mare estivo scintilla sullo sfondo illuminato da una serena notte di luna piena...

i rumori dell estate fin quassu non arrivano e neppure quelli del alto viadotto autostradale che taglia la valle in due..illuminandola con le luci delle auto veloci..una casa isolata...

al limite del paesino e all incedere del bosco, la luna illumina in distanza una facciata , una stalla..un cane di grossa taglia abbaia in distanza, ha avvertito la mia presenza..

attendo il tuo arrivo...e' sera tardi, un incontro inaspettato trasformatosi in un invito notturno...per alcuni giorni Lui non c'è ....

attendimi vicino alla stalla...mi dissi .

Un cavallo nero bellissimo curato da mani femminili...un fiocco sulla coda....un vezzo o che altro ..?Un diadema bianco in fronte come fosse il cavallo di un principessa.......

Alle mie spalle un sussuro " e' molto tardi...e' tanto che mi aspetti?" quasi di soprassalto , improvvisamente mi sorridi e con un gesto seducente scosti i lunghi capelli neri corvini dal viso a forma di cuore.....conscia del tuo fascino con un’occhiata maliziosa ..... Fu in quel momento che notai il colore dei Tuoi occhi di un marrone castani ricordavano quelli di una puledra....ma te dicesti..no marrone come le foglie del sottobosco..

Apparsa di fianco a me, il viso illuminato dalla luna un grande sorriso labbra carnose, i capelli neri lunghi raccolti a voler mostrare il collo, sinuoso , tirabaci....mi avvicinai respirando il profumo della tua pelle, le mani accarezzando il corpo che traspariva dalla tua tenuta da Amazzone...

L'emozione sale , profumi inattesi si manifestano , aromi di fragola imbrigliano i sensi..un sorriso si spalanca in un bacio profondo interminabile ....

Ti ricordo cosi: NON posso nominarti ma solo descriverti , alta un metro e sessantacinque o poco più, capelli lunghi neri e gli occhi marrone sottobosco ,un piccolo piercing luminoso piccolo ed elegante, quando ti arrabbiavi, mentre stringevi i tuoi piccoli pugni.Il viso a forma di cuore con labbra piene e carnose. Nonostante te non fossi troppo alta avevi tutte le curve al posto giusto con le gambe snelle , muscolose come quelle di una gazzella.

Mi balenò subito alla mente l’espressione DONNINA TASCABILE....

 Non so più nulla di te MA .... Voglio pensarti sempre felice , comunque e nonostante tutto , nonostante che alla mia vista , come avessi visto il babau...fuggi a gambe levate....ma capisco che non fuggi da me , ma da te stessa...ne sono convinto e...so che mai saprai dimostrami il contrario...!!!

e quindi pure per questo ti sorrido...

E CHE TI PIACCIA o NO , TE RESTERAI PARTE DI ME.....CIAO MITICA.

Di tempo ne è passato...troppo...senza più vederti e poterti parlare...

Ma lo so occhio non vede cuore non duole....e ho avuto modo di vedere riflettere ...confrontare...ho concluso di aver vinto da sempre il confronto con  chi tu sai dall' inizio , è questo saper fare la differenza 😉

In effetti sorrido alla grande a pensare al confronto con quel bucolico uomo...a suo modo pure purtroppo scontato.... gongolo e sorrido tutte le volte che lo incrocio

Non sempre ci si puo permettere il meglio...ma il più conveniente pure con mille difetti...e permettimi di aggiungere LIMITATO....ma la convenienza è la convenienza 💐

Chissà quanta m.... dovrai ingoiare per poter tentare di condurre una finta vita..in stile mulino bianco tenuta al bastò come la mucca nella stalla, tirata fuori alla necessità,o per farti prendere l ora d aria...

La commedia è lunga la recita infinita...e tutto ciò di cui sopra è scritto con immenso affetto e amarezza , per cosa ti continui a raccontare a te stessa per farti credere di vivere in una fiaba...Cara Soraya...❤️