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francesca7724

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Ariete

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francesca7724 27 settembre

Se tu venissi in autunno,

spazzerei via l’estate

con mezzo sorriso e mezzo disdegno,

come la massaia fa con una mosca.

 

Se potessi rivederti fra un anno,

avvolgerei i mesi in gomitoli

e li riporrei in cassetti separati,

per timore che i numeri si confondano. 

Se fosse questione di secoli,

li conterei sulla mano,

sottraendo finché le dita non cadessero

nella Terra di Van Diemen.

 

Se fossi certa che, finita questa vita,

la tua e la mia si ricongiungessero,

getterei via l’esistenza come una scorza

e afferrerei l’eternità.

 

Ma ora, incerta dell’ampiezza

di ciò che ci separa,

mi punge come un’Ape fantasma,

che mai rivela il suo pungiglione.

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francesca7724 più di un mese fa

Non cercare. Lascia che accada come deve. E abbi il coraggio di accettarlo

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francesca7724 più di un mese fa

Sarà come non fossimo mai stati

 

Un giorno moriremo entrambi,

l’uno lontano dall’altra,

e nessuno si ricorderà più di noi.

Nessuno.

Nessuno si ricorderà

del nostro tempo insieme,

così breve, così eternamente breve,

da sembrare una vita.

Un giorno, non ci saremo più,

e chi si ricorderà di noi?

dei nostri primi giorni,

di te, di com’eri fragile e bianca,

e di me, che non parlarne è meglio?

Nessuno.

Un giorno, questo è certo,

non ci saremo più 

chi potrà ricordarsi

del nostro piccolo mondo insieme?

così caldo, eppure così freddo,

così leggero, eppure così difficile

da levarsi di dosso?

Nessuno.

Solo io e te, ora, possiamo ricordare,

dopo di noi, nessuno.

E sarà come se non fossimo mai stati.

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francesca7724 più di un mese fa

Poi sei venuta tu,

e t’è bastata un’occhiata

per vedere

dietro quel ruggito,

dietro quella corporatura,

semplicemente un fanciullo.

 

L’hai preso,

hai tolto via il cuore

e, così,

ti ci sei messa a giocare,

come una bambina con la palla.

 

E tutte,

signore e fanciulle,

sono rimaste impalate

come davanti a un miracolo.

 

“Amare uno così?

Ma quello ti si avventa addosso!

Sarà una domatrice,

una che viene da un serraglio”!

 

Ma io, io esultavo.

Niente più

giogo!

 

Impazzito dalla gioia,

galoppavo,

saltavo come un indiano a nozze,

tanto allegro mi sentivo,

tanto leggero.

 

 

 

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