Ok, scendi, sto venendo
Sì vabbè, è un pochino presto
Stai avanti a consumar lo specchio
Com'è buffa la tua voce
Per telefono stasera
Quasi quasi sembri una bambina
Ok, scendi, sto venendo
Sì vabbè, è un pochino presto
Stai avanti a consumar lo specchio
Com'è buffa la tua voce
Per telefono stasera
Quasi quasi sembri una bambina
Per una donna
ho consumato sere azzurre
ad aspettare due pupille chiare,
quando tornavi e con un velo vestivi
le tue bugie
Come in un piacevole leitmotiv...
i piedi fuori dal lenzuolo,
esposti in bella vista,
mi avvicino di più per prenderli,
accarezzarli.
Poi li riempio di baci,
dappertutto,
fino ad assaporarli,
fino a risalire passando per le caviglie,
fino al ginocchio.
E poi su per le cosce,
che allarghi dolcemente,
come ad indicare la via,
accogliente.
Puoi darmi un briciolo d'autunno
Le voci di una birreria
La fotografia di quei tuoi segreti
Un goccio di curiosità
Od un vetrino blu
Per colorare il cielo
il cielo non sta nelle mani
sei dolce rimani
il parco di sera
s'illumina presto
di luci lontane
se aspetti mi vesto
Dove il cielo si nasconde
dietro monili di mille stelle
Dietro la polvere d'oro
di un altro universo
Due pianeti in armonia
ruotano insieme nel loro regno
Dove ogni cosa non cambia
all'infuori del tempo