(Leggo)
Marco 2,23-28
"...il sabato è stato fatto per l'uomo..."
La Legge e le istituzioni sono un dono il cui fine è il bene dell’uomo, al servizio del suo bisogno e della sua gioia. Dove ciò non accade è perché esse si sono sostituite alla centralità dell’uomo, complicandone con le loro casistiche la vita. Addirittura piegandola a nostri interessi e aspettative! L’ idolatria della norma come norma straniera - dice Gesù - a Davide e ai suoi, ai profeti di ieri e di oggi.
(Prego)
Creatore eterno d’ogni cosa la notte e il giorno tu governi e rendi bello e vario il tempo nell’alternarsi delle ore.
(Agisco)
Impegno a frequentare la Parola di Dio senza strumentalizzarla per accusare o mettere in difficoltà chi mi sta accanto.
La politica dei bonus https://invececoncita.blogautore.repubblica.it/articoli/2022/01/16/la-politica-dei-bonus/?ref=RHTP-BC-I270682881-P14-S2-T1&__vfz=medium%3Dsharebar
La prima cosa bella di lunedì 17 gennaio 2022 è il Club degli umili, fondato dal conte Alexander Rostov, meglio noto come Un gentiluomo a Mosca. A pagina 196 dell’edizione americana il suo creatore, Amor Towles lascia questo prezioso insegnamento: quando si subisce un grosso contraccolpo lungo un percorso di vita fin lì invidiabile si può reagire in vario modo. Si può, per vergogna, investire ogni residua risorsa per nascondere l’avvenuto declassamento, comprandosi l’ultimo vestito di lusso e la tessera di accesso alle lounge per cui non si ha più la carta fedeltà. Oppure, in preda all’autocommiserazione si può fuggire il più lontano possibile dall’ambiente in cui si aveva avuto la fortuna di vivere, esiliati in una stamberga, con un nuovo nome. O, infine, ci si può iscrivere al Club degli Umili, che non portano distintivo, ma si riconoscono con uno sguardo. Essendo caduti in disgrazia in un baleno, condividono una prospettiva di vita. Sanno che bellezza, fama e privilegio sono un prestito ricevuto e non una proprietà acquisita. Non invidiano e non se la prendono. Gli umili non sono umiliati e offesi. Discendono con grazia e così facendo individuano la risalita. La vendetta non è un loro piano, se ne incarica la storia. Garibaldi a Caprera, Ribery alla Salernitana, la Carrà a mezzogiorno. Il conte Rostov cameriere al Metropol. E tutti noi, se ne siamo capaci, quando abbiamo stracciato il biglietto da visita, tagliato il badge e la carta di credito, ci siamo alzati e siamo andati a vedere che cos’altro c’era.
(Leggo)
Marco 2,18-22
"Finché hanno lo sposo non possono digiunare"
A volte le domande poste a Gesù erano un modo, se pur riconoscendolo autorevole, per metterlo in difficoltà. Anche noi gli rivolgiamo una serie di perché pieni di rabbia, delusione, frustrazione. Dovremmo invece godere la sua presenza che è fonte di gioia: è lui lo sposo il centro e la fonte della vita della festa. Noi non solo siamo degli invitati, ma siamo anche la sua sposa ...che dovrebbe essere piena di gioia.
(Prego)
Coloro che il roveto ardente ha conquistato,
son radunati attorno a te nel Regno eterno,
nella sete han cercato il tuo volto di luce,
solo te han seguito, ora vivono in te.
(Leggo)
Marco 2,13-17
"Uscì di nuovo lungo il mare..."
Gesù esce per le strade della Galilea: per incontrarlo non deve essere cercato in centri di potere e spazi sacri. È l’ordinarietà del quotidiano il luogo di incontro con il Signore. Gesù esce per le strade della vita più ordinaria e questo fa sì che tutta la folla lo possa incontrare.!
(Prego)
Splendore eterno della gloria o luce sorta dalla Luce nell’ora in cui nasceva il mondo tu risplendevi nella notte.
(Agisco)
Non giudico gli altri,ma in lui c'è una persona che aspetta qualcuno che passi e lo rialzi.