Tu di me sai tutto,
come nessuno mai.
Tu per parlarmi
hai imparato a riposare
in quello strato sottile
della mia pelle
che separa il fondo dalla superficie
con la delicatezza
di chi è prima sceso in se stesso
per potersi concedere
di stare accanto a qualcuno.
Sei raro,
come chi non si racconta bugie
Sommozzatore delle mie ferite
è solo così
che riesci a farti largo
e a raggiungere il mio sorriso.
La tua fune
è la corda dei miei nervi tesi
che le tue mani solamente
sono riuscite a sciogliere.
Hai intuito la musica
che riposava in quei nodi,
quando io non sentivo altro
che la testa girare.
Hai offerto il tramonto
a un'alba perpetua.
Mi hai detto:
" Riposa,
lascia che io sia Sole per adesso;
tu torna Luna e Stelle per un po'."
- Machi
(Dedicata ad -emi)