Anche stanotte,
salito a ritirare la veglia del libero viandante.
Quello scandire aritmico che passa al crocevia di stelle vacue.
Nenia solitaria ad accompagnare come gocce di astinenza su una lingua di granito.
Afferrando la luna come un grosso ago ricurvo che si firma di cotone, sotto l’infuocata pelle dall’imminente precipizio del sonnolento abbandono.
_blankshine_