Il dannoso problema mondiale, che a tutt’oggi non trova immediate soluzioni
Con il termine immigrazione si intende il trasferimento di un gruppo di persone in un paese diverso dal quello di origine.
Vari sono i motivi che spingono gli extracomunitari a stabilirsi in un paese diverso da quello natio: mancanza di lavoro nel proprio stato, trovare un lavoro migliore, fuggire dai disastri naturali, scappare dalle devastanti ed orribili guerre, riunificarsi a familiari ecc. , pertanto il fenomeno dell'immigrazione è diventato un grosso problema nazionale, sta assumendo giorno per giorno fortissime tensioni e spesso viene associato a quello dell'aumento della delinquenza e della criminalità.
In Italia gli immigrati sono in continuo aumento e, purtroppo, succede pure che molti di loro, i più fragili e i più deboli vengono assorbiti ed affiliati ad associazioni criminali. Ormai l'immigrazione nel nostro paese ha mutato il nostro tenore di vita e, socialmente parlando, dobbiamo investire nelle loro capacità. Si dovrebbe promuovere un'accoglienza dignitosa per questi uomini e queste donne in fuga dalla povertà, dalla miseria, dalle guerre e dalle persecuzioni, alla ricerca di un futuro migliore per sé e per i propri figli. Perciò se essi vogliono venire in Italia per lavorare legalmente, inserendosi a pieno titolo nella nostra società, rispettando le nostre leggi e la nostra cultura, significa che noi dobbiamo spalancare le porte all'immigrazione, governando il fenomeno conciliando le ragioni della legalità con quelle dell'ospitalità, le ragioni della sicurezza con quelle della solidarietà
In un'inchiesta fatta sempre da "Il sole 24 ore" notiamo che il settore lavorativo in cui gli immigrati si sono perfettamente inquadrati, cioè così detti regolari, è il settore del commercio, seguito da quello dell'edilizia e da quello metalmeccanico
Doverosamente bisogna anche ricordare che un'altra causa dell'immigrazione, oltre a quelle che ho già ampiamente espresso prima, gli immigrati sono incentivati nella loro scelta dai capitani delle navi che clandestinamente li portano da noi. Queste persone lucrano sulla difficile situazione delle persone, chiedendo esagerate ed esorbitante cifre di denaro per il viaggio, chiusi in qualche migliaio in una angusta stiva di una nave, senza neanche l'aria per respirare. Allora, pensandoci bene, le persone da accusare non sono gli immigrati, ma sono questi ignobili individui , quelli che sfruttano chi è meno fortunato di loro e chi ha più problemi da risolvere
La mancanza di una politica estera comune si riflette, in modo negativo, sull'Unione Europea. Molti dei vincoli che fino all'inizio degli anni Novanta si trattenevano con i popoli più poveri del pianeta, entro i rispettivi confini nazionali, si sono allineati o hanno ceduto del tutto. Questa grande emigrazione clandestina diretta verso i Paesi più ricchi, questa massa di gente disposta a tutto pur di raggiungere la meta del benessere ha assunto dimensioni massicce, causando, in alcuni casi, anche pericolose minacce alla stabilità dei governi.
Perciò l'Unione Europea ha eseguito una politica differenziata ma non efficace e risolutiva nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. Essa si è articolata sia in accordi che in intese di cooperazione, ma che con il passare del tempo però non hanno dato i frutti sperati e desiderati. Così, pur dando soccorso a queste popolazioni disperate, a queste popolazioni abbattute dalla fame e dalla miseria, con generosi ed ingenti sussidi alimentari, credendo di poter risolvere l'enorme problema del sottosviluppo, non si è frenato l'esodo di chi abbandonava il proprio Paese.....