Si riconoscevano così.
Dall’odore che mutava, dall’aria che si faceva più calda, più densa, come se il mondo avesse rallentato il passo.
Un linguaggio antico, animale e insieme raffinato: di sale, di fiato, di secrezioni di volontà incontrollata.
Respirandosi, l’odore diventava un ponte.
Una confusione dei confini.
Non si sapeva più dove finisse l’uno e cominciasse l’altra.
Profilo BACHECA 39
Affondo
con fame antica, non c’è parola che valga più del tuo sapore vivo.
Mi nutro di te, del tuo scarto di fiato, del tremore che scorre come vino denso tra cosce che si aprono come rivelazione.
Ogni piega, ogni stilla, è un sacramento laico che m’infiamma la lingua. Non c'è vergogna nel bere alla fonte, solo desiderio che si inginocchia e gode del suo inginocchiarsi.
Ti sento stringere l’aria, mentre io cado dentro il tuo battito, e godo non solo del tuo piacere, ma del mio nell’essere lì, nudo d’ego, solo bocca e fame.
Un fuoco che arde… illumina, scalda, cambia forma, ma rimane vivo… una coppia che vuole crescere insieme, evolversi senza temere il mutamento col passare del tempo. È uno spazio in cui il cambiamento non fa paura, ma diventa la linfa del legame, un equilibrio dinamico tra ciò che eri e ciò che diventi.
l'interazione di ombre avvolge i volti in una parziale oscurità, lei gettando gli occhi in un vuoto nero come la pece… in quell’istante il suo tumulto interiore, quando fa di urgenza la richiesta disperata di usare la sostanza sottolineando le pressioni dello stato emotivo al culmine del controllo. Il netto contrasto della sua identità che sbiadisce nell’ombra mentre affronta la sua vulnerabilità in un mondo di esclusività.
Attenti a idealizzare le persone...E' facile riservare al prossimo dolci parole per ottenere fascino e stima, è un bel gioco per chi è fornito di pochi scrupoli e buona cultura, confondere con le parole per distorcere la realtà, presentandole come in un perfetto copione.Quando l'ipocrisia è la superbia prevalgono sull'onestà, significa che non vi è rispetto per se stessi, figuriamoci nei confronti del prossimo...
Le mani scivolano su un desiderio che scorre...è sangue impetuoso...è un incessante scuotimento delle viscere...
Nel fiume dei desideri, scivolo su di te varcando ogni riservatezza.
Caldo e lieve ti ricopro di seducenti e impudiche carezze… Dissolvendo le tossine che corrodono la tua memoria. Mani intrecciate nell'abbandono che scorrono tra le emozioni, mentre i nostri cuori si congiungono. Ora c'è un vortice caldo e denso dentro di noi…E’ l'impeto della passione che galoppa tra respiri che colorano tutto questo creato.
Ilcantodellombra.
La delusione è una lama su una stuoia di cuoio. Oggi, domani, alla fine la lama è pronta.
Ilcantodellombra
Sentirsi fluire una donna nel sangue, per alcuni, non è una mera metafora... Ma l'incanto che si fa verità.
Non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume. Perché il fiume scorre di continuo e anche noi cambiamo di continuo.
Panta rei - Eraclido






